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Turismo in crescita a Natale, ma Roma arranca

Di Job in Tourism, 14 Gennaio 2016

Sono di segno contrastante i primi dati sull’andamento dell’industria ricettiva nazionale a cavallo tra fine 2015 e inizi 2016. I numeri Federalberghi parlano di un aumento degli italiani in vacanza a Natale e Capodanno, che avrebbero raggiunto quota 12,8 milioni, aumentando del 7,7% rispetto al 2014 e generando un giro d’affari totale pari a circa 8 miliardi di euro (+2,6%). Un trend che sarebbe stato confermato anche durante i giorni dell’Epifania, quando si sarebbero mossi ben 2,4 milioni di italiani, per un balzo di ben il 51% rispetto a un anno primo. A ciò non si sarebbe tuttavia accompagnato un incremento conforme del giro d’affari complessivo che, anzi, sarebbe calato dai 510 milioni di euro del 2015 ai 494 milioni di quest’anno. Dati contraddittori che dimostrano come la tanto agognata ripresa non si sia, in realtà, ancora del tutto consolidata. D’altronde eventi al di fuori del nostro controllo, come i tragici fatti di Parigi dello scorso 13 novembre, sembrano avere pesanti influenze su specifici segmenti del nostro turismo. A Roma, per esempio, gli effetti del Giubileo non si fanno affatto sentire, tanto che, secondo i dati provvisori dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio (Ebtl) il periodo di Natale e Capodanno si sarebbe chiuso con il segno meno per molti alberghi della Capitale: in calo sia gli arrivi (-1,45% il 25 dicembre, -0,49% l’ultimo dell’anno), sia le presenze (-1%; -0,37%). «I segnali di una brusca frenata erano arrivati a novembre all’indomani degli attentati di Parigi che avevano fatto registrare numerose cancellazioni e 21 mila presenze in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso», fa sapere il presidente Ebtl, Giancarlo Mulas, che precisa anche come «le più penalizzate siano state le strutture a 3, 2 e 1 stella».

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