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Una vetrina per il turismo di lusso

Di Giorgio Bini, 17 Novembre 2003

Se il motto dei Leading hotels of the world è al lusso non c’è limite, sicuramente non si poteva troavre migliore ambientazione per il tradizionale appuntamento biennale del Leading showcase tenutosi a Milano.
All’hotel Principe di Savoia, recentemente passato al Dorchester Group, i responsabili marketing e vendite di 51 fra le più prestigiose strutture alberghiere del mondo si sono riuniti per incontrare operatori turistici, stampa e clienti privati e presentare l’offerta ricettiva più esclusiva del panorama mondiale.
Nel corso di un’elegante serata gli operatori hanno potuto conoscere alberghi di grande pregio e fama, in grado di ospitare clientela top. Da questo punto di vista il turismo di lusso italiano è considerato tra i più raffinati ed è un target primario per gli albergatori di molte parti del mondo. Fino a un po’ di tempo fa si diceva che fosse perché l’italiano in vacanza non bada a spese e si concede il meglio. Oggi si aggiunge una nuova motivazione, suffragata da un detto vigente in America, secondo cui gli americani lavorano tutta la vita per raggiungere ciò che gli Italiani hanno dalla nascita: un bel paese, buon cibo e gioia di vivere.
Insomma, gli italiani sono diventati un modello di vita e pertanto oltremodo ambiti dagli alberghi più importanti e non a caso, al Leading Showcase, ben otto provenivano proprio da New York.
Da parte sua, il turista italiano continua a essere particolarmente sensibile al richiamo di Caraibi, Mauritius, Maldive, oltre che a destinazioni orientali, mediorientali e sudamericane, che rispondono con proposte particolarmente esclusive e affascinanti all’offerta del mercato nazionale ed europeo.
Allo Showcase l’ospitalità italiana è stata rappresentata da ben 16 alberghi, la più numerosa, seguita da quella francese con 10 e da quella svizzera con 7.
Quest’anno The Leading Hotels of the World, che raggruppa gli alberghi più esclusivi, festeggia il traguarda del 75° anniversario, continuando a mantenere la regola per cui tutti gli associati, senza eccezione, devono rispondere ai requisiti elencati nei global luxury standard, criteri che definiscono parametri rigorosi cui attenersi in aree considerate fondamentali per il cliente d’élite.
In questo modo vengono mantenuti standard estremamente elevati di servizi e di strutture da dare al concetto di ospitalità un nuovo significato. L’ospitalità è una pratica sociale antica e appartiene in modi e formule differenti alla cultura di tutti i paesi del mondo.
Il concetto di ospitalità ha a che fare con la condivisione di un habitat all’interno del quale chi ospita fa di tutto per far sentire chi è ospitato a suo agio, in un ambiente gradevole, circondato di attenzioni.
Tutti i Leading Hotels hanno fatto dell’ospitalità un punto fondamentale dei loro standard di comfort e in qualsiasi parte del mondo si trovino, coniugano le tradizioni e i simboli culturali del loro paese con le esigenze di un turismo a cinque stelle.
Qualche albergo Leading ama sottolineare al cliente la sua unicità fin dal benvenuto. Il Capri Palace, ad esempio, accoglie i clienti facendo trovare loro in camera una vaschetta con due pesciolini rossi ai quali l’ospite potrà assegnare un nome e ritrovarli alla successiva visita in albergo.
Il Sacher di Vienna, lo sottolinea il nome, offre la classica mattonella di cioccolato mentre l’Excelsior Vittoria di Sorrento non fa mancare, in camera, una bottiglia di limoncello.
Il più originale è lo Shutters on the Beach & Casa del Mar a Santa Monica che ama coccolare i suoi ospiti al punto tale che riserva loro una serie di …paperelle, da far galleggiare nella vasca da bagno perché, e lo ripetiamo, “al lusso non c’è limite”.

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