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Un viaggio e una scoperta

Di Antonio Caneva, 6 Giugno 2003

Dico sempre che le giornate sono troppo brevi per fare tutte le cose che si desiderere o dovrebbe fare e per questa ragione rinuncio spesso alle proposte di viaggi che mi vengono sottoposte. Quando però ho ricevuto l’invito da Fernanda Ruggiero per un educational ad Avellino e Irpinia, non ho esitato un attimo ad accettare, non tanto perché conoscessi la zona o ne fossi particolarmente attratto ma esattamente per la ragione opposta: era un’opportunità per conoscere un angolo di Italia di cui tanto si è parlato per i luttuosi eventi del terremoto ma poi, poco o niente. Certo, i vini dell’Irpinia sono famosi (ed ora anche di moda) contando tra breve di tre Docg: il Fiano, il Greco di Tufo e il Taurasi e in effetti, dopo aver zigzagato con il pullman nel percorso tra l’aeroporto e Atripalda tra le immondizie incendiate a Napoli, è dalle cantine che siamo partiti per conoscere questa provincia dove si mischia la buona cucina locale con le rovine sannitiche e romane, la simpatia della gente con le tradizioni locali.
La cantina Mastroberardino, www.mastroberardino.com, di proprietà dal 1740 della famiglia omonima,
con i suoi due milioni di bottiglie vendute l’anno e con 50 mila clienti, è la più nota della zona ed il professor Piero Mastroberardino un ottimo e sensibile padrone di casa. Nella cantina si visita la bella bottaia, arricchita da affreschi di vari artisti che sulle volte del soffitto hanno interpretato il tema del vino realizzando un felice connubio tra cultura del vino e arte. Ottimi i vini presentati in degustazione, il Taurasi e la riserva Radici di Fiano di Avellino.
Significativa anche la visita alla cantina Villa Raiano nel Comune di Serino www.villaraiano.it, dove il responsabile della produzione, Simone Basso, ha illustrato la storia dell’azienda che in pochi anni ha ottenuto importanti riconoscimenti per l’attenzione e la cura che pone nel proprio lavoro, essendo comunque, già da anni, grandi produttori ed esportatori di olio. Nella nuova e accogliente cantina si sono degustati gli ottimi vini guidati dal delegato Ais (Associazione italiana sommelier) per la provincia di Avellino, Antonio Del Franco. Al termine della degustazione si sono assaggiati dolci a base principalmente di castagne locali, frutto che viene lavorato ed esportato in tutto il mondo e in particolare in Giappone. I dolci erano stati preparati dalle signore della famiglia Basso, proprietaria della cantina, ed è stato veramente piacevole condividere con loro questa esperienza, in un rapporto diretto.
Lo spunto per il viaggio è stato fornito dalla manifestazione “Terra Mia”, di Atripalda, pensata come vetrina per la promozione dell’agroalimentare irpino, nonché per la valorizzazione del territorio provinciale. La produzione locale è sicuramente interessante e quindi si è passati per gli stand gustando i prodotti delle varie cantine, degli oleifici, dei produttori di magnifici salumi e degustato formaggi di grande qualità come il caciocavallo silano Dop, il raro formaggio carmasciano e la scamorza tipica del Comune di Montella, località famosa per la produzione e lavorazione della castagna più apprezzata dai gourmet del mondo. Nel corso della manifestazione si sono avuti momenti di approfondimento e seminari su temi enogastronomici, quali ad esempio “torroni e distillati”, con la presentazione di tecniche di degustazione e guida agli abbinamenti.
Il comune di Atripalda è contiguo ad Avellino e gode di un chiostro, recentemente ristrutturato, nuova sede del Municipio dove si è svolta la serata di gala di Terra Mia, voluta dal presidente della Provincia ingegner Francesco Maselli. Ho avuto l’opportunità di sedere a fianco del simpatico assessore provinciale al turismo, e in sua compagnia ho scoperto i piatti locali e il legume tipico della zona, che dopo un periodo in disuso ora si cerca di recuperare: la cicerchia.
Il viaggio ha permesso di visitare alcuni luoghi particolari, tra questi Mirabella Eclano, dove il sindaco Edmondo Pugliese ha presentato il Comune illustrando anche una delle più antiche e magiche feste della tradizione irpina, “La Festa del Carro”, che si svolge tutti gli anni la terza domenica di settembre. Il Carro è sormontato da una piramide di paglia alta 25 metri ed è rivestito da pannelli di grano lavorato in un luogo di campagna, contrada S.Angelo, dove durante l’anno è custodita la statua dell’Addolorata. L’obelisco viene trainato per il paese; successivamente è portato attraverso le campagne come buon auspicio per i raccolti. Originariamente il carro veniva trainato dal tiro di sei buoi che, stremati dalla fatica, venivano poi sacrificati; oggi lo spostamento viene effettuato a mano.
A Frigento caratteristico paese situato a 911 metri sul livello del mare che domina le valli dell’Ufita e del Fredane, il sindaco Famiglietti, estremamente disponibile, ci ha accompagnati a visitare le cisterne romane, il centro storico, la cattedrale, la cripta e i suoi preziosi reperti di età romana, scoprendo un paese interessante per il suo panorama e la sua ottima ristrutturazione.
Interessanti le rovine longobarde di Sant’Angelo al Pesco, luogo ancora oggi misterioso e dove anche quest’anno si svolgerà la rassegna “TerraArte”. L’accoglienza semplice e vera del direttore artistico della rassegna, Luca Pugliese, nonché la sua bravura di cantante e chitarrista, hanno fatto emergere una risorsa primaria degli irpini, la cordialità e il senso di ospitalità che qui è ancora vivo.
Il sindaco del comune di Rocca San Felice, Benedetto De Vico, ci ha fatto conoscere la Rocca e la valle d’Ansanto con il suo lago di esalazioni gassose chiamato Mefite e i suoi reperti archeologici oggi conservati nel Museo Irpino di Avellino.
Non si può concludere il resoconto di questo viaggio senza ricordare quel fenomeno di simpatia (basta guardarlo per diventare di buon umore) che è Mattia Petruzziello, titolare dell’agriturismo Del Nonno, dove si assaggia la cucina locale preparata in famiglia, assieme alla moglie e al suocero, e dove bisogna andare senza avere fretta perché la sua cucina va gustata con calma e, nel caso mio, rischiando di perdere l’aereo del ritorno.

Associazione Terra Mia
Via Appia V trav. 40 – 83042 Atripalda (AV)
Tel. 338.9708807 347.5392370 Fax 0825-792055
www.terramia.info
E-mail: info@terramia.info

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