Hanno fatto scalpore, nei giorni scorsi, i dati diffusi dai portali Facile.it e Prestiti.it secondo i quali in questo avvio d’anno si sarebbe registrata una vera e propria impennata delle richieste di prestiti finalizzati a coprire le spese per le vacanze: un aumento stimato in un +18% nei primi tre mese del 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per un totale di 100 milioni di euro erogati. A chiedere un finanziamento sarebbe stati soprattutto i giovani, con quasi una domanda su tre proviene da persone sotto i 30 anni.
Il profilo di chi chiede un prestito per partire
Nello specifico – hanno calcolato i due portali – l’età media di chi presenta questo tipo di richiesta è di circa 37 anni, ben al di sotto della media nazionale per altre forme di prestito. Anche le differenze di genere sono evidenti: il 72% delle domande arriva da uomini, che richiedono in media 5.909 euro, ovvero circa il 13% in più rispetto alle donne.
Perché sono aumentate le richieste
“Le motivazioni dietro l’aumento delle richieste di prestito per le vacanze sono varie e complesse, legate sia ai cambiamenti nelle abitudini di spesa sia a condizioni economiche più vantaggiose”, hanno spiegato dai portali commentando i dati. Un fattore che avrebbe favorito l’accesso al credito per i viaggi sarebbe stato il calo del Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), sceso del 3% in un anno, passando dal 10,5% del primo trimestre 2024 al 10,17% del 2025. “Questo abbassamento dei tassi – analizzano gli esperti – rende più conveniente richiedere prestiti, utilizzati per realizzare i propri viaggi senza dover affrontare pagamenti immediati gravosi”.
Ma non è solamente una questione di TAEG. Secondo gli analisti di Facile.it e Prestiti.it, negli ultimi anni si sarebbe verificato anche un cambiamento nelle priorità dei consumatori, portati a investire in esperienze piuttosto che in beni materiali: “Le vacanze, in particolare, sono viste come un’opportunità per rilassarsi ed esplorare nuove culture. Questo cambiamento di mentalità ha portato molti a considerare il viaggio come un investimento nel proprio benessere, spingendoli a cercare opzioni di finanziamento”.
Aumento dei prezzi e minor capacità di spesa
I dati sull’indebitamento risultano, infine, coerenti con il contesto economico generale che ha visto diminuire la capacità di spesa delle famiglie – con un conseguente calo della domanda interna di viaggi e vacanze – e parallelamente aumentare i prezzi dei servizi collegati al turismo, dai trasporti all’ospitalità fino alla ristorazione e alle esperienze: un calo che, evidentemente, non riesce a contrastare la voglia degli italiani di partire lo stesso, anche facendo un prestito.
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