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Non solo business traveller

Di Massimiliano Sarti, 9 Novembre 2007

Novotel cambia pelle. Come abbiamo già raccontato sul numero 20 di Job in Tourism dello scorso 12 ottobre, la catena del gruppo Accor ha lanciato da qualche mese un nuovo concept, i cui primi esperimenti italiani sono il nuovissimo Novotel Malpensa aeroporto e il Bologna Fiera di prossima inaugurazione. L’operazione è frutto di un accurato studio di mercato che ha condotto all’individuazione di una nuova tipologia di viaggiatore: il city breaker, un turista di età compresa tra i 25 e i 45 anni, che unisce spesso i doveri di un business travel ai piaceri di un viaggio leisure.
Ma quali sono, ora, le prospettive di sviluppo del brand in Italia? E quali le motivazioni profonde che hanno portato a questa radicale operazione di restyling, capace di condurre, in breve tempo, alla ristrutturazione di ogni albergo Novotel? «Negli ultimi anni ci siamo accorti che i nostri hotel, tradizionalmente frequentati quasi esclusivamente da viaggiatori d’affari, stavano richiamando una crescente percentuale di clientela leisure, che ormai rappresenta ben il 32% del totale dei nostri ospiti», spiega il direttore operativo di Novotel Italia, Luigi Lima. «A fronte di un tale riequilibrio del portafoglio clienti, abbiamo ritenuto opportuno, perciò, adeguare la nostra offerta, pur mantenendo immutata l’attenzione per il comparto del business travel. Anzi, il nostro obiettivo è stato quello di creare ambienti ideali sia per i momenti di relax, sia per quelli di lavoro».
Un’evoluzione profonda, influenzata, tra l’altro, da uno dei fenomeni più travolgenti degli ultimi anni: la diffusione dei collegamenti low cost. «Una tendenza generale che ha provocato anche un mutamento nell’approccio dei clienti alle politiche tariffarie», prosegue Lima. «Se da una parte, infatti, sono diminuite le prenotazioni di camere a tariffe rack, da un’altra parte abbiamo registrato un successo più che proporzionale delle offerte legate sia a determinate condizioni, sia alle strategie di advance booking. Un fenomeno che riguarda indistintamente i viaggiatori leisure e i business traveller anche se, nel primo caso, il trend risulta decisamente più accentuato. A spingere in tale direzione contribuisce, poi, anche il web. La stragrande maggioranza delle persone, infatti, prima di prenotare tende a ricercare le tariffe migliori sulla rete». Internet, dunque, quale strumento fondamentale per attirare i clienti? «In effetti, il web è diventato il nostro principale canale di promozione. E non solo per i clienti leisure. Anche per quanto riguarda il segmento corporate, infatti, abbiamo messo on-line aree riservate, dove tutte le società convenzionate possono accedere alle proprie tariffe preferenziali. Grazie ai nostri sforzi, nell’ultimo triennio la percentuale delle prenotazioni effettuate via internet è passata dal 2-3% al 25% del totale. Il web, inoltre, ci permette di applicare i più avanzati strumenti di yield management. Le politiche tariffarie, infatti, hanno ormai assunto una dinamica quotidiana e noi ci impegniamo a garantire parità di condizioni per tutti i canali distributivi che utilizziamo». Anche per le agenzie di viaggio? «Certamente. L’intermediazione rappresenta ancora un aspetto non trascurabile delle nostre vendite perché riesce a raggiungere un target, soprattutto corporate, che per noi sarebbe altrimenti inarrivabile. A cambiare profondamente è stato soprattutto il rapporto con le agenzie di viaggio, che si è spostato prevalentemente sul web ed è diventato più agile e veloce».
Interessanti, infine, anche i piani della catena per l’Italia: un mercato, secondo un recente studio commissionato da Accor, in cui ci sarebbe spazio, nel medio periodo, per oltre 30 nuovi alberghi Novotel. «L’idea è quella di potenziare la nostra presenza in città chiave come Roma e nella parte meridionale del paese», conclude Lima. «Non solo. A seguito del successo ottenuto dal parigino Tour Eiffel, pensiamo di sviluppare anche in Italia i Novotel city, una tipologia di strutture che, al contrario dei tradizionali alberghi del nostro brand, non sorge presso i principali collegamenti autostradali e scali aeroportuali, ma nel cuore delle città più prestigiose. In Italia ne dovrebbero nascere sei, situati in centri come Milano, Roma, Firenze e Napoli».

La nuova ristorazione Novotel per il mice

Con oltre 100 sale meeting distribuite negli attuali undici Novotel italiani, il mice continua a essere un segmento privilegiato della catena appartenente al gruppo Accor: rappresenta, infatti, il 25% del fatturato totale del brand. Per questo motivo, nella definizione del nuovo concept, non sono state trascurate le esigenze dei meeting planner: dotazioni high-tech d’assoluta avanguardia in tutti gli spazi congressuali, ambienti ben illuminati e mai situati nei piani interrati sono tra i principali atout Novotel.
Ma soprattutto, da qualche tempo, una particolare attenzione è stata dedicata alla ristorazione. «Abbiamo introdotto recentemente i nuovi menu Forma ed equilibrio», spiega Luigi Lima. «Si tratta di carte studiate da dietologi esperti e appositamente ideate per le esigenze delle colazioni di lavoro. Una proposta, devo dire molto apprezzata, che unisce sapientemente gusto e leggerezza. Infine, mi piace anche ricordare che, con l’introduzione del nuovo concept, i nostri ristoranti offrono un servizio 24 ore su 24, naturalmente adeguando la propria proposta ai diversi momenti della giornata».

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