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Lo chef Mauro Botta vincitore per l’Italia del Prix Taittinger 2004

Di Job in Tourism, 28 Ottobre 2004

Si svolgerà a Parigi il 16 novembre tra gli chef di undici paesi la finale internazionale della 38a edizione del Prix culinaire Taittinger, nato nel 1966 in onore di Pierre Taittinger, che coltivò la passione per la gastronomia d’alto livello, contribuendo a valorizzare la cucina dei ristoranti d’albergo.
L’Italia sarà rappresentata da Mauro Botta, chef dell’Hotel du Lac e dello Sporting club di Bellagio, vincitore tra dieci finalisti che si sono sfidati il 15 ottobre all’Hotel Excelsior Gallia di Milano, giudicati da una commissione composta da 14 membri, suddivisi tra giuria, commissari di cucina, e membri del coordinamento generale.
Erano presenti anche Philippe Court, vicedirettore generale della Maison Taittinger, promotrice dell’importante premio, Michel Comby, chef vincitore della prima edizione del premio nel 1967 e membro della giuria internazionale, Claude Bontouy, segretario generale Prix culinaire Pierre Taittinger, massimi esponenti della Federazione italiana cuochi (Paolo Caldana, presidente e Gian Paolo Cangi, segretario generale), oltre a Ennio, Luca e Paolo Pescarmona che da quasi 50 anni sono importatori per l’Italia del rinomato champagne.
Secondo classificato della finale italiana Cataldo Giaconella, chef della Sala ricevimenti San Michele di San Giovanni Rotondo, e terzo Andrea Mattei, chef del Ristorante La Magnolia dell’Hotel Byron di Forte dei Marmi.
I diecichef finalisti italiani dovevano eseguire due ricette: una su tema imposto dalla giuria, basata su una sella d’agnello e due carrè da sei costate primarie, accompagnati da due contorni liberi e da un sugo servito in salsiera, e una ricetta a libera scelta del concorrente che valorizzasse le particolarità culinarie del nostro paese.
Il vincitore Mauro Botta ha presentato quale ricetta libera una scaloppa di scorfano in crosta di pecorino, pane e pistilli di zafferano in guazzetto con una conchiglia fritta ripena di gamberi di Sicilia e porri, millefoglie di tartufo e germogli con jus di pollo e crema di fagioli di Pratomagno. La giuria gli ha assegnato la votazione più alta, che ha tenuto in considerazione la presentazione del piatto, la cottura, il condimento e il rispetto della ricetta.

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