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Lavoro, Assoturismo: mancano 100mila addetti

Dalla formazione al Decreto Flussi fino al sostegno per le assunzioni stagionali: nell'anno che dovrebbe riportare il turismo italiano ai numeri del 2019, servono interventi per risolvere il nodo personale, che rischia di frenare la ripresa

Dalla formazione al Decreto Flussi fino al sostegno per le assunzioni stagionali: nell'anno che dovrebbe ripo

Di Job in Tourism, 4 Maggio 2023

Ancora 100mila addetti. Sono quelli che potrebbero mancare all’appello nel settore per la stagione estiva secondo Assoturismo e Assohotel Confesercenti. L’associazione di categoria ha stimato che, quest’anno, l’Italia dovrebbe toccare quota 420 milioni di presenze turistiche chiudendo così il gap rispetto al 2019, con un valore aggiunto generato dal settore che, includendo sia le produzioni dirette che quelle indirette, dovrebbe arrivare a pesare per il 5,7% del Pil annuale. Sulla via della completa ripresa, però, rimane l’ostacolo della carenza dei lavoratori che è “sempre più stringente, e rischia di ridurre l’impatto positivo della ripresa, per le imprese dei vari comparti – dalla ricettività alla ristorazione, passando per il turismo organizzato e i servizi turistici – e per l’economia del Paese”, spiega il presidente Vittorio Messina.

Le soluzioni al nodo del personale

Nella settimana che ha visto varare da parte del Governo il nuovo Decreto Lavoro, Assoturismo ha fatto il punto sulle misure specifiche delle quali necessiterebbe il comparto per affrontare il problema della carenza di personale, ormai sempre più strutturale. “Per risolverlo – sottolinea Messina – bisogna garantire maggiore flessibilità contrattuale e rafforzare le politiche attive e per la formazione“. E poi il nodo stagionali, per i quali “servirebbe un decreto ad hoc, con misure come il credito d’imposta alle imprese per sostenere vitto e alloggio degli stagionali e favorire così la mobilità interregionale. Servono anche un ripensamento delle politiche attive – non si può lasciare l’incontro tra domanda e offerta al passaparola – e della formazione”.

Assoturismo ha parlato anche dei Decreti Flussi le cui “quote non sono sufficienti e i click day arrivano sempre fuori tempo massimo, a stagione già iniziata. Su questo fronte – è il suggerimento – dovremmo provare anche altre strade: facilitiamo la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine, consentendo l’ingresso dei soggetti già formati fuori dalle quote stabilite. Su questo sarebbe opportuno aprire un confronto tra Ministero del Lavoro, Ministero del Turismo e associazioni di categoria”.

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