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I progetti di sviluppo dei Relais du Silence

Di Antonio Caneva, 26 Marzo 2010

La sala dell’hotel Ermitage a Milano è affollata per la conferenza stampa dei Relais du Silence: il brand francese di cui ero curioso conoscere i progetti di sviluppo. La presentazione avviene in maniera sobria: cifre, progetti e la fotografia dell’attuale penetrazione. L’Italia, con le sue numerose strutture di fascino inserite in contesti naturalistici attraenti, rappresenta uno sviluppo naturale per i Relais e a testimonianza vengono presentati anche titolari di alberghi italiani. Singolare il conte Paolo Marzotto che parla del suo albergo in Sicilia, l’agrirelais Baglio di Pianetto, di cui sembra veramente innamorato. Racconta che, avendo lasciato la Jolly hotels, si è dedicato a questa affascinante struttura. Il suo telefonino suona e allora si scusa dicendo che risponderà solo a quella chiamata; con un simpatico accento veneto (forse simpatico per me che sono veneziano) si libera dell’interlocutore e prosegue nella narrazione. Il responsabile sviluppo Relais du Silence Enrico Ieri, nel frattempo, snocciola gli interessanti dati di seguito riportati, mentre il conte Marzotto, seduto accanto a lui al tavolo della presidenza, continua a rispondere alle chiamate che riceve sul telefonino.
Con una crescita del 19% rispetto all’anno precedente, per un fatturato totale realizzato dalla centrale di prenotazione di 3 milioni e 100 mila euro, il 2009, in particolare, si è chiuso con un bilancio decisamente positivo per i Relais du Silence.
Il brand, presente con 220 alberghi in dieci paesi europei, le strutture italiane sono una ventina, si prepara così ad affrontare il 2010 con nuovi piani commerciali e di marketing. In particolare, a dicembre dell’anno scorso è stata lanciata una gamma di sei differenti cofanetti regalo, pensati appositamente per soddisfare le esigenze di chi viaggia da solo, con gli amici, con la famiglia o in coppia. Anche la guida è stata completamente ripensata per rispecchiare meglio l’identità del marchio: un brand ideato per raccogliere strutture di charme indipendenti con un numero di camere compreso tra sette e 50, a gestione rigorosamente familiare, e situate in contesti ambientali privilegiati, capaci, cioè, di offrire agli ospiti atmosfere serene e tranquille.

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