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Welfare e trattamenti integrativi: tutte le novità per chi lavora nel turismo

È stata pubblicata la circolare dell'Agenzia delle Entrare che fa il punto sulle novità in materia di lavoro introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, che riguardano nello specifico anche i lavoratori del comparto del turismo e il trattamento relativo a notturni, festivi e welfare

È stata pubblicata la circolare dell'Agenzia delle Entrare che fa il punto sulle novità in materia di lavor

Di Job in Tourism, 8 Marzo 2024

Sono arrivate nei giorni scorsi le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sulle novità in materia di redditi di lavoro dipendente introdotte dalla legge di Bilancio 2024 e dal decreto Anticipi. Contenute nella circolare n. 5/E, riguardano le nuove misure per il welfare aziendale, ma anche il trattamento integrativo speciale per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale e gli effetti fiscali relativi alle norme sul riscatto dei periodi non coperti da retribuzione.

Le misure per i lavoratori del turismo

Al fine di sostenere il settore turistico, ricettivo e termale, l’ultima legge di Bilancio – ricorda l’Agenzia delle Entrate – riconosce a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e per quelli del comparto del turismo, inclusi gli stabilimenti termali, un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15%. La misura, tuttavia, si riferisce unicamente alle prestazioni rese tra il 1° gennaio 2024 e il 30 giugno 2024 dai lavoratori dipendenti con redditi non superiori a 40mila euro per il periodo di imposta 2023. L’agevolazione è calcolata sulla retribuzione lorda corrisposta per lavoro straordinario in giorni festivi o in periodo notturno. Il datore di lavoro, a partire dalla prima retribuzione utile e, comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno, eroga come sostituto d’imposta il trattamento integrativo speciale, indicando poi l’importo nella certificazione unica del dipendente relativa al periodo di imposta 2024.

Le novità in materia di welfare aziendale

La circolare passa, poi, in rassegna alcune delle novità in materia di welfare aziendale. La legge di Bilancio 2024 stabilisce, infatti, che non concorrono al reddito di lavoro dipendente, entro il limite di mille euro, i beni e i servizi prestati e le somme erogate o rimborsate ai lavoratori. Questo tetto sale a 2mila euro se il dipendente ha figli a carico. Tra i fringe benefit possono rientrare non solo le somme per il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, acqua e gas), ma anche quelle per l’affitto o gli interessi sul mutuo dell’abitazione principale del lavoratore, anche se il contratto di affitto o il mutuo sono intestati al coniuge o a un altro familiare del dipendente.

Riscatto a fini pensionistici

Con la circolare, l’Agenzia delle Entrate fa, infine, il punto sugli effetti fiscali delle nuove misure in materia di riscatto ai fini pensionistici di periodi non coperti da retribuzione. In via sperimentale per il biennio 2024 -2025 gli iscritti presso una delle gestioni previdenziali amministrate dall’Inps, non titolari di pensione e privi al 31 dicembre 1995 di anzianità contributiva, possono riscattare i periodi antecedenti all’entrata in vigore della legge di Bilancio compresi tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato. Sono previste specifiche condizioni per l’applicazione e i periodi riscattabili non possono superare i 5 anni anche non continuativi. Il dipendente può chiedere al proprio datore di lavoro di sostenere l’onere del riscatto utilizzando i premi di produzione spettanti al lavoratore.

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