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Turetta: come dirigere con passione

Di Antonio Caneva, 1 Aprile 2003

Libio Turetta è un appassionato delle cure termali e ce ne parla con trasporto mentre, nel suo ufficio, ci rilassiamo dopo una piacevole nuotata all’aperto nella piscina di calda acqua termale, che sprigiona vapore al contatto con l’aria ancora fresca. Turetta ha sviluppato la carriera in questa zona e ora, direttore dell’hotel Imperial di Montegrotto Terme, si dedica con attenzione all’ulteriore crescita di questa struttura, ricca di potenzialità.
L’area delle Terme Euganee è una destinazione ideale per chi voglia spendere alcuni giorni per “coccolarsi” oltre che per curarsi: tutto è pensato per l’ospite e l’atmosfera che si respira è di rilassato benessere. Turetta ci parla dei lavori di miglioria intrapresi nell’albergo. Cosa che personalmente ho già verificato: la camera che occupo, difatti, non soltanto esala un gradevole profumo di nuovo, ma è anche dotata di un elevato livello di comfort e di pregevoli arredi. Veniamo interrotti dall’arrivo della governante, Anna Maria Scarparo, che aggiorna sulla sostituzione dei materassi, eccellenti. Le persone che lavorano in questo albergo, favorite anche dalla dolce cadenza del dialetto veneto, sono tutte simpatiche e, per chi come me viene da Milano, rappresentano un piacevole cambiamento rispetto all’atteggiamento formale vigente in città.
Incontriamo Diego Bernardi, lo chef di cucina, personaggio noto nella zona, maestro di cucina insignito dall’Associazione professionale cuochi italiani e consigliere dell’Associazione cuochi delle Terme Euganee, che ci parla delle sue esperienze e della sua cucina, leggera e povera di grassi. Ha cominciato giovane questa attività alternando la cucina alla pasticceria, il che ne fa un professionista completo. Arrivato nel 1995 all’Imperial, ora rievoca l’impegno che vi ha dedicato per trasformare un po’ tutta l’impostazione, scegliendo un tipo di cucina più leggera e mediterranea, con l’uso dell’olio al posto del burro, e la pratica di tranciare molto in sala; migliorando l’organizzazione interna, e rendendola meno burocratica, per costruire un team affiatato ed efficiente; e creando un buon rapporto cucina / sala.
Con Turetta parliamo del controverso momento che vive in generale il turismo. Ci racconta delle interessanti iniziative intraprese per sviluppare i flussi provenienti dall’estero: più che seguire le fiere del settore, dove il lavoro dà generalmente frutti nell’anno successivo e la concorrenza è presente e pressante, organizza piuttosto visite all’estero a medici ortopedici che prescrivono ai pazienti cure termali, che all’Imperial si possono fare in hotel, in un ambiente piacevole e organizzato.
Un’altra attività di promozione che sviluppa Turetta è la partecipazione a trasmissioni radiofoniche e televisive all’estero in zone in cui c’è attenzione per le cure termali italiane, quali Nizza, Düsseldorf, Francoforte, Parigi, Innsbruck.
Purtroppo il weekend è finito e ci salutiamo. Prima di accomiatarci Turetta, invitandoci a tornare, ci ricorda i grandi benefici delle cure termali: dopo aver eliminato le impurità, con le acque termali si reintegrano i sali e l’organismo ne trae immediato ventaggio.

Diego Bernardi
Nato a Torreglia nel 1962, sposato, ha frequentato la Scuola alberghiera di Abano Terme e ha iniziato molto presto a lavorare presso gli hotel locali come commis di cucina, durante la vacanze scolastiche. Dal 1986 al 1995 ha lavorato con mansioni di capo partita all’Hotel Villa Argentina di Cortina d’Ampezzo, all’Hotel Magnolia di Abano Terme come commis di cucina/pasticceria e capo partita, all’Hotel Sheraton di Padova come secondo chef di cucina. Da maggio a dicembre 1995 all’Hotel La Torre a Torreglia come primo chef di cucina, e dal dicembre 1995 a oggi come primo chef di cucina all’Hotel Imperial di Montegrotto Terme.
In continua evoluzione, ha frequentato corsi di specializzazione, ha tenuto corsi per conto dell’Associazione cuochi terme euganee e nel novembre 2002 è stato insignito dell’onorificenza al merito professionale “Maestri di cucina” dall’Associazione professionale cuochi italiani.

La ricetta

Filetto di spigola avvolto in fette di melanzana e salsa di zucchine

Ingredienti
filetti di spigola
melanzane
origano fresco
cipollotto
zucchine
vino bianco
filetti di acciuga
erba cipollina
aglio
alloro
olio extravergine d’oliva
sale e pepe qb

Procedimento
Dare ai filetti di spigola una forma cilindrica, Avvolgerli uno per uno con fettine sottili di melanzane. Condirli con sale, pepe e origano e legarli con steli di erba cipollina. Spadellare gli involtini con olio extravergine d’oliva, bagnarli con il vino bianco secco e cuocerli per circa 5 minuti.
Per la salsa
Rosolare il cipollotto tritato con aglio, alloro, origano e un filetto di acciuga in olio extravergine di oliva, aggiungere le zucchine tagliate, insaporire con sale e pepe, togliere l’aglio e l’alloro. Frullare il tutto.
Presentazione
Stendere la salsa a specchio sul piatto, adagiarvi sopra i filetti di spigola e decorare con qualche stelo di erba cipollina e un goccio di olio extravergine d’oliva.

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