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Tra l’oro e il rosso delle colline

Di Floriana Lipparini, 30 Maggio 2003

Nel cuore della Toscana, e più precisamente nella Valdera, all’incrocio delle strade che portano a Pisa, Siena e Volterra, sorge l’antica Casciana Terme. In questo luogo privilegiato, nella regione che più di ogni altra è meta ideale dei viaggiatori di tutto il mondo, si trovano due raffinate strutture alberghiere tra loro collegate, il Grand Hotel San Marco e Villa San Marco. Le dirige Liliane Di Meo, con la grazia di una perfetta padrona di casa e uno charme mezzo francese mezzo italiano.
Liliane è qui da un anno e mezzo, dopo aver preso una delle più importanti decisioni della sua vita. “Il destino ha voluto che durante un convegno in Toscana sui centri benessere e sulla talassoterapia, che seguivo per Accor, fossero presenti i proprietari del’Hotel San Marco e di Villa San Marco. Mi proposero di dirigerli: per me era un cambiamento radicale, che però rispondeva a una mia profonda esigenza. Anzitutto avevo il grande desiderio di far vivere i miei tre bambini in campagna, in mezzo alla natura. Ma anche sul piano professionale sentivo che era giunto il momento di mettere alla prova tutto quello che avevo imparato nei miei 18 anni di lavoro in Accor, e di stare a diretto contatto con il cliente finale. Allora abbiamo venduto tutto quello che avevamo a Milano e ci siamo trasferiti qui”.
Una decisione davvero impegnativa, ma a quanto pare ricca di conseguenze positive per Liliana e la sua famiglia. “È tutto un altro vivere, c’è meno stress, dopo un po’ di tempo tutti ti conoscono, si ha modo di coltivare i rapporti umani. Ho trovato una bellissima casa proprio a metà fra l’Hotel e la Villa, ci vuole un attimo per andare al lavoro. Si respira nell’aria una grande sensazione di benessere ed è la stessa che desidero trasmettere ai miei clienti. Dalle grandi vetrate dell’hotel lo sguardo spazia sulle splendide colline pisane, coperte dal rosso fuoco dell’erba medica e dal giallo oro dei girasoli”.
L’entusiasmo di Liliane è palpabile. Ma il passaggio da un ruolo all’altro non è cosa semplicissima, e viene naturale chiederle come l’ha vissuto.
“C’è grande differenza tra il ruolo che avevo prima e quello attuale, anche se devo riconoscere che la mia esperienza milanese è stata fondamentale. Il tempo trascorso in Accor mi ha dato continue occasioni di crescita, è un gruppo che ogni due o tre anni ti offre la possibilità di cambiare posizione e di costruire così un ampio bagaglio di conoscenze professionali e aziendali. È il vantaggio che ti dà l’appartenenza a una catena. Ringrazierò sempre Accor per l’ottimo insegnamento: i francesi sanno infondere nell’hôtellerie una qualità, una sensibilità nell’accoglienza che in definitiva fa la differenza fra un hotel e l’altro. Tutti gli alberghi di livello hanno ormai determinati standard, quello che cambia è la qualità del servizio, l’attenzione. Qui mi sento come una padrona di casa che si preoccupa del benessere dei suoi ospiti. Dicono infatti che il tocco femminile si sente: una questione di dettagli, di piccoli tocchi tipici della sensibilità femminile”.
Le due strutture San Marco, l’unico quattro stelle in un’area di 30 chilometri, stanno aperte tutto l’anno, non sono legate alla stagionalità, perché hanno diversi tipi di clientela: coppie e famiglie in cerca di una vacanza benessere – le Terme sono proprio di frontee il Centro benessere apre il 1° luglio -, una clientela business attratta dalle belle sale meeting perfettamente equipaggiate, i clienti d’affari di un’azienda di mobili poco distante, leader mondiale nel suo settore, turisti tedeschi che vengono a trascorrere una settimana qui tra una tappa e l’altra di un tour italiano che tocca varie regioni.
“La nostra posizione è ideale: nella piena tranquillità della natura, ma a solo mezz’ora di distanza dalle celebri città d’arte toscane. La sera, tornando dalle gite, si può fare un tuffo in piscina, ci si può sedere a far due chiacchiere nel giardino, si possono gustare le prelibatezze della nostra cucina locale, ma anche internazionale e dietetica, secondo i gusti”.
Il Grand Hotel San Marco è ospitato in un edificio moderno in stile classico toscano, con materiali e marmi locali che vanno dal giallo al bordeux, mentre la Villa in cima alla collina di Terricciola è un’antica Pieve del IX secolo che fu sede del vescovo di S. Miniato. Oggi è un suggestivo resort che ospita romantiche suite e un ristorante dalle volte a botte dove si servono cene a lume di candela. Una magica serata qui è sempre in programma anche per i clienti dell’hotel. “Un’esperienza che non si può proprio perdere”, conclude Liliane.

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