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The Italian Business

Di Massimiliano Sarti, 4 Gennaio 2008

Un nuovo brand per crescere e conquistare il mercato business delle principali città d’Italia. È la strategia alla base di H2c, la neonata catena alberghiera frutto della collaborazione tra Classhotel e il gruppo Bastogi, holding di partecipazioni con quote di maggioranza in società immobiliari, di servizi per l’arte e della formazione. «Gli alberghi H2c saranno caratterizzati da uno standard medio più elevato di quello delle strutture Classhotel», spiega Fabio Ballottari, direttore commerciale della nuova catena, «ma soprattutto vogliamo spostare il baricentro della nostra offerta dai centri della provincia italiana ai grandi poli urbani dello Stivale. Coerentemente con questa prospettiva strategica, il nostro piano di sviluppo prevede di aggiungere alle strutture già operative di Caserta e di Pontedera, nei pressi dell’aeroporto internazionale di Pisa, un nuovo hotel a Napoli, che sarà inaugurato nei primi mesi del 2008. A seguire, pensiamo poi di aprire due alberghi a Milano, uno a Roma e uno a Treviso. L’obiettivo è quello di dotare il brand H2c di una dozzina di strutture entro il primo semestre del 2010, per un’offerta complessiva di circa 1.300 camere».
Alla base della neonata proposta ricettiva, la convinzione che, nonostante il recente proliferare di nuove catene, nel mercato del nostro paese ci sia ancora spazio per un’hôtellerie italiana di qualità. «L’idea», prosegue Ballottari, «è quella di fornire alle nostre strutture una caratterizzazione unica, capace di renderle riconoscibili agli occhi dei nostri ospiti rispetto all’offerta di altri brand. In particolare, investiremo molto nella formazione e nella valorizzazione del personale, che consideriamo il patrimonio più importante di un’azienda, nonché l’unica risorsa che non può essere rapidamente clonata dai competitor. In questo modo vorremmo costituire un bacino di clientela fidelizzata, che ci garantisca quei margini di manovra indispensabili a pianificare con tranquillità gli sviluppi futuri. Un po’ come già accade per le strutture Classhotel dove, in alcuni casi, registriamo un’incidenza della clientela di ritorno superiore persino al 30%».
Rispetto all’esperienza del brand precedente, H2c punta però a richiamare un target leggermente differente. «Miriamo, in effetti», specifica Ballottari, «ad attirare una fetta maggiore di viaggiatori internazionali. Per questo motivo, senza naturalmente trascurare i tradizionali canali dell’intermediazione, contiamo di sviluppare notevolmente la nostra promozione via internet. A tal proposito, è in programma, a breve, la ristrutturazione completa del nostro sito, che sarà dotato di un sistema di prenotazione in tempo reale».
Ma quali sono le prospettive del nuovo brand in un mercato come quello del business travel, che sta lanciando, negli ultimi tempi, segnali contraddittori e di non semplice interpretazione? «Ritengo che i trend dei viaggi d’affari rispecchino quelli di tutto il comparto turistico in generale», conclude Ballottari. «Il business travel è inoltre strettamente legato agli andamenti del mercato finanziario. Ma nonostante le prospettive del settore per il prossimo futuro non siano ancora del tutto chiare, stiamo ricevendo segnali confortanti, che ci spronano a proseguire lungo il percorso intrapreso. È troppo presto per stilare bilanci sulle nuove strutture H2c, ma i nostri Classhotel hanno fatto registrare, nel corso del 2007, un’espansione pari a qualche punto percentuale di tutte le voci principali atte a misurare le performance alberghiere e, in particolare, del numero dei pernottamenti e del revpar medio. Contiamo, inoltre, in una prossima ripresa del mercato congressuale dopo le altalenanti vicissitudini legate alle note vicende delle sponsorizzazioni farmaceutiche. Da non dimenticare, infine, che la nostra offerta è pensata per rivolgersi anche a una consistente fetta di clientela leisure».

La carta d’identità dei nuovi alberghi

Le strutture H2c, dotate mediamente di un numero di camere di poco superiore al centinaio, sono caratterizzate da un design di qualità, al contempo contemporaneo, minimalista e dalle calde atmosfere. Prevalentemente strutture di proprietà progettate fin dall’inizio per svolgere una funzione ricettiva, offrono avanzate soluzioni tecnologiche per le esigenze del business traveller, frutto di accordi tra H2c e alcune aziende leader nei settori della telefonia e dell’information and communication technology. Le strutture congressuali saranno adeguate alle strutture e alle location in cui verranno inserite, mentre è tra gli obiettivi del gruppo fornire ogni hotel di una piccola area wellness per i momenti di relax degli ospiti.

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