Teritoria, la community di ristoratori, albergatori e viaggiatori europei presieduta da Alain Ducasse compie quest’anno 50 anni e festeggia con una nuova edizione della sua celebre “guida arancione”, arrivata a contare 400 tra alberghi e ristoratori, con l’Italia come secondo Paese maggiormente rappresentato dopo la Francia.
Le new entry italiane
Nell’edizione 2025 della guida sono, infatti, sono 76 gli albergatori e ristoratori italiani. Tra le new entry, Frosch Restaurant & Grizzly Haus, Varena, in Val di Fiemme che fa capo agli Chef Sara Bertocchi e Fabrizio Molteni, Ristorante Etra a Genova che già nel nome racchiude l’arte che caratterizza gli ambienti e la creatività dello Chef Davide Cannavino, Sestante – Osteria di Mare a Venezia, a pochi passi dalla Piazza San Marco, guidato dalla giovane ristoratrice Francesca Foffani e affiancata dallo Chef Alain Pietrobon, Musa Lago di Como, raffinato boutique hotel sulle sponde del lago a Sala Comacina, con al suo interno un ristorante che propone una cucina giovane e dinamica come gli Chef Matteo Corridori e Robert Moretti. E, ancora, Cascina Era Wellness Relais a Sandigliano, nella provincia di Biella, immerso nel verde, nato dalla sapiente ristrutturazione di antiche scuderie per opera di Ugo e Loretta Pellegrino.
Spostandosi a Sud, i nuovi ingressi vedono il ristorante Alain Ducasse Napoli, la cui guida della cucina è affidata al talentuoso Chef Alessandro Lucassino, Albergo Dipinto – Bacco Furore a Furore, in Costiera Amalfitana, a conduzione familiare con una storia che risale al 1930 e con la cuoca d’eccezione Erminia Cuomo, Palazzo Gentilcore a Castellabate, nel Cilento, un boutique hotel con all’interno il ristorante “Pancrazio” Locanda Cilentana, espressione della cucina del cuoco-contadino Pietro Parisi.
Nuovi valori, guardando al futuro
Tre le novità che hanno portato alla selezione Teritoria 2025, ci sono l’impegno per tutti gli albergatori e ristoratori che fanno parte della community ad aver conseguito o programmato entro la metà di quest’anno il calcolo della loro impronta di carbonio e fissato degli obiettivi di riduzione attraverso lo strumento clorofil e anche l’aver valutato il livello di qualità della vita sul posto di lavoro con il programma Peace & Work.
A partire dal prossimo anno, invece, è già stata preventivata l’introduzione di un ulteriore requisito: i menu dovranno garantire sempre un’opzione vegetale.
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