Solidus, un progetto di sviluppo

La complessità dei sistemi economici e la loro continua integrazione richiedono risposte sempre più immediate che abbiano un valore di generalità. Il turismo, sistema alla cui realizzazione partecipano in maniera trasversale le varie componenti della società, sente la necessità di adeguare le proprie strutture a questa realtà. Ho partecipato a Firenze a un incontro tra le varie associazioni che rappresentano le professionalità del mondo ricettivo/ristorativo che aveva l’obiettivo di sviluppare un progetto concepito nel 1998 diventato ora decisamente attuale. Solidus, questo è il nome dell’iniziativa, è nato per volere di cinque associazioni professionali. Quando è stato costituito i tempi forse non erano ancora maturi e quindi non ha avuto seguito il progetto consistente nel creare un momento di relazione tra le associazioni professionali in cui discutere le problematiche condivise senza incidere nelle rispettive autonomie e studiare nel contempo delle politiche comuni. A Firenze le associazioni rappresentate erano nove, l’A.D.A. quale padrona di casa, A.I.B.E.S, A.I.C.R, A.I.H., A.I.P.N., A.I.R.A., A.M.I.R.A., F.I.C., U.I.P.A., e nel corso dell’incontro, che ha avuto un aspetto introduttivo, si è respirata un’aria di grande partecipazione; sembrava quasi di recepire una domanda latente: perché non ci siamo incontrati prima? Sono due milioni gli addetti alle attività direttamente collegate al turismo, spesso rappresentativi di professionalità molto specifiche che non sono assimilabili a quelle di altri settori e quindi diventa necessario una specie di coordinamento in cui far confluire i temi unificanti. I partecipanti si sono dati appuntamento a una data prossima e in quell’occasione emergeranno con chiarezza le possibilità che questo progetto, cui in molti credono, possa sviluppare compiutamente le potenzialità di cui è portatore.