Un’importante manifestazione a Berlino

Berlino è sicuramente una città fredda; lo si avverte particolarmente passando dai 18 gradi di Milano ai 2 locali. Si fatica a dimenticare il tepore presente in Italia mentre, lottando con un vento aggressivo, si attraversa l’immenso cantiere di Postdamer Platz, in cui gli stili costruttivi più avveniristici sono appaiati e dai cartelli si apprende che saranno presenti, affiancati, Marriott, Ritz Carlton e a completamento dei lavori chissà quante altre compagnie. La città vive una vita capovolta, come mi riferisce il tassista. Le risorse vengono indirizzate alla zona ex comunista, con il risultato che questa é la sezione di città meglio tenuta. “Vede che schifo di strade, soggiunge l’autista, ecco, questa è la zona ovest della città, per viaggiare bene bisogna andare ad est”. Ognuno ha i propri problemi. Sono stato a Berlino all’I.T.B., l’importante manifestazione che ha visto 9.875 espositori per 181 paesi e la visita di oltre 50mila visitatori, con un catalogo di 1412 pagine ed un supplemento di altre 40. Una dimensione enorme che obbliga i visitatori per ottimizzare i tempi ad utilizzare all’interno degli spazi fieristici pullmini dedicati. L’Italia era ben rappresentata all’interno del padiglione 2.1 e ci si sentiva un po’ a casa visitando i vari stand regionali ed incontrando le stesse persone che si vedono poi alla B.I.T ed al W.T.M. di Londra. Come sempre però, mi confermava Giorgio Bianchi di Best Western, il business lo si fa andandolo a cercare e non restando seduti in relax a fare salotto. E quindi questo balletto: le persone che un attimo prima erano allo stand 3 le si rincontra al 14 e poi al 21. Un moto perpetuo che affatica ma che sicuramente dà i propri risultati; le fiere non sono attività per pigri, anche perché finita la giornata all’esposizione si continua nei vari party e feste dove si affinano i migliori accordi e progetti. La Germania mi piace, ci torno sempre con piacere e anche questa volta non ha deluso le mie aspettative.