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Caro-voli: biglietti a +1130% durante le feste

Secondo le stime di Altroconsumo, il record spetta per le prossime festività ai collegamenti tra Milano e la Sicilia, con biglietti arrivati a costare 12 volte di più rispetto alla bassa stagione. Rincari eccessivi per essere spiegati unicamente dalle dinamiche tra domanda e offerta

Secondo le stime di Altroconsumo, il record spetta per le prossime festività ai collegamenti tra Milano e la

Di Job in Tourism, 5 Dicembre 2023

+1.130%: in vista delle festività, a tanto arrivano i rincari per i voli sulle tratte nazionali più critiche, ovvero quelle verso le isole. Come sempre a ridosso dei periodi caratterizzati da intensi movimenti turistici, arriva l’allarme sul caro-voli, che per queste festività – denuncia Altroconsumo – è arrivato a toccare nuovi record, come quello dei biglietti Milano-Catania, che costano circa 12 volte in più rispetto alla bassa stagione.

Voli carissimi

Secondo le stime di Altroconsumo – che ha annunciato che invierà i risultati di questa indagine all’Antitrust – l’aumento massimo è proprio quello per i collegamenti dal capoluogo lombardo a Catania, per i quali si può arrivare a spendete il 1.130% in più. Anche la Sardegna e la Calabria hanno costi elevatissimi, con voli che arrivano anche a oltre 470 euro.

Mediamente, un viaggio aereo andata e ritorno per le vacanze natalizie costa 288 euro, contro i 72 euro di un viaggio a gennaio. La Sicilia insieme alla Sardegna – ma anche la Calabria – dominano la classifica delle differenze maggiori: subito dopo Catania c’è Lamezia Terme, dove la differenza tra i due periodi è dell’830% (un volo da Milano sarebbe costato 448 euro a Natale contro i 48 in bassa stagione). Poi c’è Palermo, dove un volo nei festivi (sempre da Milano) sarebbe costato 336 euro contro i 39 euro di gennaio, per una differenza del 758%. Dopo le città siciliane, c’è Cagliari: 477 euro contro 76 euro e una differenza del 527%. Differenze più contenute sono quelle da Roma a Olbia (+11%, da 98 a 89 euro) e anche da Roma a Milano, dove la variazione è nulla: il biglietto in entrambi i periodi sarebbe costato sempre 91 euro.

Ma non è solamente un problema delle isole: mediamente, chi viaggia verso la Sicilia e la Sardegna avrebbe speso 301 euro durante le feste contro i 61 euro di gennaio (con una differenza del 395%), mentre per chi viaggia all’interno della Penisola, in media, si passa dai 274 euro dell’alta stagione agli 83 euro della bassa (differenza del 232%).

Politiche di prezzo “anomale”

“Perché durante il periodo natalizio i prezzi sono così elevati, in particolare per alcune tratte? La prima risposta che potrebbe venire in mente – analizza Altroconsumo – risiede nelle classiche le dinamiche di mercato: se la domanda sale, anche il prezzo sale, ma c’è troppa sproporzione per dire che tutto dipenda solo dall’aumento della domanda. Un altro fattore oggettivo che potrebbe concorrere all’aumento del prezzo dei voli è il costo del carburante: i prezzi del greggio sono calati e, anche se non conosciamo la correlazione di questi prezzi con quelli del carburante per aerei, ipotizziamo che – dato il calo del greggio – questa voce di costo non sia sufficiente a spiegare gli aumenti registrati. La spiegazione non è quindi semplice e i risultati completi della rilevazione fanno ipotizzare politiche di prezzo anomale su molte tratte italiane, in particolare per le isole”.

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