Diversificare la clientela intercettando nuovi target, migliorare il posizionamento del brand, incrementare le entrare no-room. Sempre più gli hotel si aprono alla clientela locale, che non pernotta in struttura, ma usufruisce di servizi, offerta ristorativa, proposte benessere. In quest’ottica, un prodotto che sta sempre più prendendo piede è quello legato allo smart-working, alla possibilità cioè di mettere a disposizione spazi per il lavoro da remoto trasformando aree dedicate dell’hotel in speciali co-working.
In questa direzione va, per esempio, l’onboarding di cinque strutture del gruppo Starhotels sulla piattaforma URBNX che permette, in questi hotel, situati in diverse città italiane quali Milano, Genova, Torino e Roma, di prenotare tramite sito o app, uno spazio per una o più ore per poter lavorare da remoto.
Smart-working in hotel
Il servizio è aperto a tutti e gli spazi messi a disposizione degli smart-workers vanno da sedie con appoggio a scrivanie dotate di tutti i comfort, oltre ovviamente alla possibilità di usufruire degli spazi comuni dell’hotel come bar e ristorante.
Una partnership che – spiegano da Starhotels – “rafforza l’identità dell’hotel come struttura orientata alla soddisfazione delle esigenze degli ospiti, in tutte le loro sfaccettature: accoglie i viaggiatori leisure e d’affari, come prima vocazione, e si integra con la città aprendo le porte ad avventori occasionali, come nomadi digitali di passaggio, e diventa punto di riferimento per i suoi cittadini lavoratori da remoto, dinamici e flessibili, alla ricerca di luoghi di ricevimento organizzati ed esteticamente curati”.
L’onboarding delle strutture Starhotels sulla piattaforma URBNX – spiega il CEO e founder Giovanni Peracin – “segna la crescita della piattaforma con una partnership importante e nuove postazioni in luoghi strategici per chi vive, lavora e soggiorna nelle città di Milano, Torino, Genova e Roma. L’hotellerie si conferma un settore strategico per noi, e con le sue caratteristiche, risponde perfettamente ai nuovi stili di vita e di lavoro degli utenti“.
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