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Luci e ombre per le tariffe alberghiere d’autunno

Di Beatrice Penzo, 9 Dicembre 2020

Le tariffe alberghiere continuano a calare. Lo evidenza anche l’Unione Nazionale Consumatori in base ai dati dell’inflazione di ottobre, stilando la classifica delle città e delle regioni che hanno registrato i maggiori ribassi annui per quanto riguarda i servizi di alloggio. L’andamento è ancora negativo nelle città d’arte come Venezia e Firenze, che sono al secondo e terzo posto, e diverse destinazioni con importanti appuntamenti, fieristici, convegni e convention, come Bologna, in quarta posizione, e Milano, in quinta.
Ad accusare il maggior calo dei prezzi è Ascoli Piceno, -23,1%. Seguono Venezia,-21,3%, e Firenze, con una riduzione delle tariffe del 17%. Il resto di questa classifica è occupato da Bologna, -16,5%, Milano, -15,2%, La Spezia, -10,8%, Roma, -10,2%. Per quanto riguarda la media nazionale, a ottobre i prezzi degli alberghi sono calati del 3,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Ci sono tuttavia anche dei casi virtuosi, città in cui le tariffe alberghiere sono invece cresciute. Ecco Pescara (+18,2%) Trapani (+15,5%) e, in netta controtendenza con tutte le altre grandi città italiane, Genova, che, per via del Salone Nautico e del suo spostamento di data da settembre a ottobre, segna un +15,4%.

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