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Lo studio di fattibilità

Di Anna Maria Oieni, 13 Dicembre 2002

Il mercato sempre più competitivo impone agli imprenditori di valutare i rischi dei nuovi investimenti con sempre maggiore attenzione. Per tale ragione ricerche di settore, analisi marketing, studi di fattibilità diventano strumenti imprescindibili per un corretto processo decisionale del management aziendale.

L’imprenditore a fronte di un costo, sempre molto limitato, sostenuto per la ricerca, potrebbe evitare la perdita di ingenti somme di denaro investite in un progetto che, se realizzato senza testarne la fattibilità economico-finanziaria, si potrebbe rivelare un fallimento.

L’individuazione dei trend, attraverso lo studio e l’analisi di informazioni di un determinato comparto merceologico, permette di prevedere i futuri sviluppi del settore e intravedere opportunità e minacce e, con un margine di rischio inferiore se non quasi nullo, tarare l’investimento ideale.

Le ricerche di mercato permettono, inoltre, ai loro utilizzatori, di decidere la tempistica dell’investimento. Infatti, un investimento può essere sbagliato o inopportuno non perché non sia basato su una buona business idea ma perché la domanda può non essere ancora ben definita o l’economia, in quel momento, presentare una congiuntura sfavorevole. Posticipare l’investimento o l’intervento nella sua realizzazione potrebbe permettere di ridurre lo spreco di risorse sia umane che di capitale. Lo stesso investimento, dunque, in momenti diversi offre prospettive e risultati diversi. Un esempio pratico: la realizzazione di una struttura alberghiera ex novo prevede in primis l’individuazione della location e, semplificando, entro un determinato periodo, l’obiettivo di vendere il maggior numero di camere e servizi possibili durante l’anno, per garantire un corretto ritorno dell’investimento. Senza l’analisi della domanda, della concorrenza e del settore di quell’area specifica, è impossibile prevedere se il mercato assorbirà l’offerta di camere e rispetterà le attese di redditività. Dall’analisi, dalla correlazione e comprensione delle informazioni ottenute riguardo quel settore e quell’attività in particolare, considerando un periodo temporale ben preciso, sarà possibile ottenere la giusta indicazione su dove ubicare la nuova struttura e, ad esempio nel caso in cui la congiuntura economica non fosse favorevole o la domanda insufficiente ad acquisire nuovi clienti, consigliare di posticipare la realizzazione dell’investimento in quanto il mercato in quel momento non offre le sufficienti garanzie di successo.

La globalizzazione impone/suggerisce alle aziende, di tutte le dimensioni e di tutti i settori, di considerare e monitorare continuamente la propria domanda. L’essere attenti all’evoluzione degli stili di vita, dei fattori sociali, culturali, demografici, psicologici permette di non sbagliare l’approccio ai nuovi mercati e mantenere la clientela esistente.

Per gli Enti Pubblici, così come per l’imprenditoria privata, le ricerche di settore rappresentano lo strumento con cui meglio approfondire i bisogni e le necessità della collettività, oppure reperire dati per la rappresentazione della realtà locale e/o nazionale in occasione di convegni o seminari di studio o, ancora, il modo attraverso cui valutare l’efficacia della loro politica d’intervento adottata fino a quel momento.

Le ricerche di settore e di mercato sono spesso finalizzate alla realizzazione degli studi di fattibilità, veri e propri business-game con cui simulare, prima di realizzare l’investimento, le prospettive di crescita e sviluppo dell’iniziativa oggetto di analisi. Dai risultati dello studio di fattibilità, si traggono le conclusioni operative di intervento che eviteranno l’immobilizzazione e lo spreco di capitali e risorse aziendali. Gli studi di fattibilità possono essere realizzati per qualsiasi tipologia di progetto: lo start-up di una nuova iniziativa, l’espansione della domanda, la ristrutturazione aziendale, il rinnovo dell’immagine, il lancio di un nuovo prodotto/servizio, etc.

Dopo aver presentato lo studio di fattibilità al management aziendale e individuato il piano di intervento si giunge alla stesura del business plan che è lo strumento operativo/strategico con cui concretizzare le informazioni contenute negli studi di fattibilità.

Il business plan è essenziale per presentare in maniera organica ed efficace un’idea imprenditoriale ed i risultati della sua possibile implementazione, nonché lo strumento con cui descrivere e quantificare le risorse umane e finanziarie necessarie per lo sviluppo dell’iniziativa.

In concomitanza alle analisi di settore e di fattibilità è bene effettuare un’analisi marketing che, oltre ad individuare i punti di forza e debolezza dell’iniziativa, fornisca le indicazioni strategiche e operative per affrontare, nel modo migliore, le scelte da intraprendere.

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