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La nuova dimensione dei minibar

Da oggetto nascosto a mobile elegante, attraente e silenzioso da posizionare in bella vista

Da oggetto nascosto a mobile elegante, attraente e silenzioso da posizionare in bella vista

Di Giorgio Bini, 26 Febbraio 2014

Consumi ridotti, rumorosità nulla, design e nuovi materiali, apparecchi intelligenti in grado di colloquiare direttamente con la reception. I minibar di ultima generazione sono molto diversi da quelli che si usava piazzare dentro un mobiletto o in qualche angolo nascosto della camera, obbligando gli ospiti alla ricerca di una bibita fresca a improvvisate cacce al tesoro e a vari improbabili contorsionismi. «Il viaggiatore di oggi», racconta Patrick Lomsdalen di Vision, «non vuole piegarsi o infilarsi dentro un armadio per prendere qualcosa da bere. Desidera vedere i prodotti disponibili, scegliere comodamente quello che preferisce e gustarsi il tutto in pieno relax. I minibar perciò vanno tirati fuori, messi in bella vista, in un punto centrale della stanza, magari ad altezza occhi davanti al televisore, oppure sopra un mobile da cui è facile servirsi. Tanto più che il design si è evoluto: le forme e gli stili sono diventati più accattivanti, si presta molta più attenzione alle linee, che ora sono spesso arrotondate, raffinate, piacevoli. Da qualche anno a questa parte, inoltre, si stanno diffondendo i modelli con anta in vetro: apparecchi decisamente più eleganti, che oltre a dare un tocco differente alla camera, mettono in mostra i prodotti e stimolano la consumazione».

Domanda. Al di là del design, come si è evoluta in questi anni la tecnologia applicata ai minibar?
Risposta. Il maggior cambiamento si è registrato sicuramente nei consumi, che si sono notevolmente abbassati: avere un minibar in camera acceso 24 ore su 24 costa ormai pochissimo. La rumorosità, inoltre, è oggi pari a zero decibel, con tutti i benefici che ciò comporta in termini di comfort per gli ospiti. E poi c’è senz’altro la novità del minibar intelligente, in grado di colloquiare in modalità wifi direttamente con la reception. Noi di Vision, in particolare, abbiamo un modello in cui siamo riusciti a inserire un piccolo distributore di bevande e snack: può contenere fino a otto prodotti diversi, con una riserva di due pezzi per tipologia di articolo, oltre a due bottiglie da mezzo litro di acqua. Un touch screen permette quindi agli ospiti di scegliere quello che desiderano e di ritirarlo da un cassetto ad hoc. La consumazione viene immediatamente registrata e addebitata sul conto della camera. I vantaggi sono evidenti: per il cliente, il minibar-distributore significa massima igiene nel consumo dei prodotti e sicurezza sugli addebiti; per l’albergo, vuol dire facilità di gestione in termini di approvvigionamento ed emissione delle fatture. In questo caso, infatti, il personale si reca in camera già sapendo quello che deve rimpiazzare, mentre alla reception si evita ogni sorta di discussione o imbarazzo su cosa e quanto è stato consumato.
D. Esistono delle differenze tra i minibar destinati a diverse tipologie di hotel?
R. Noi non facciamo alcuna distinzione: forniamo prodotti della medesima qualità tanto agli alberghi a 5 stelle quanto ai bed & breakfast. A variare può essere però la dimensione: nei nostri cataloghi, per esempio, si trovano modelli che vanno da 15 a 60 litri, per poi passare a quelli con compressore, la cui capacità può arrivare fino a 100-110 litri. Ma la scelta della grandezza del minibar sta sempre e solo all’albergatore e al tipo di servizio che vuole rendere ai propri ospiti.
D. Quali sono le tecniche più all’avanguardia per evitare la spiacevole abitudine di alcuni clienti, che provano a usufruire del servizio minibar senza pagare?
R. Come accennavo prima, credo che il minibar intelligente possa rappresentare la soluzione migliore al fine di evitare qualunque discussione o fraintendimento: in questi modelli ciò che si consuma viene infatti registrato direttamente, mentre gli altri prodotti non sono accessibili perché chiusi all’interno di un distributore automatico.
D. E quali, invece, gli accorgimenti per promuovere i prodotti?
R. Oggi c’è una grande attenzione verso tutto ciò che è bio e a chilometro zero. È opportuno quindi provare a inserire nei minibar non tanto, o non esclusivamente, bibite gasate, ma anche prodotti in grado di valorizzare la propria destinazione, nonché riconducibili a una filiera biologica tracciata con competenza e criterio territoriale. Non solo: anche gli ultimi trend del design aiutano, così come un corretto posizionamento dell’apparecchio. Noi abbiamo addirittura lanciato un nuovo minibar da appendere al muro, lo Champagne cooler: un vero e proprio quadro, capace di contenere una bottiglia di champagne, o di un altro vino importante, e due bicchieri. C’è poi anche la versione con cinque bottiglie: illuminata all’interno, può essere completamente personalizzata nei colori e nelle finiture.
D. Qual è quindi il significato del minibar in camera oggi?
R. È un plus, un servizio sempre apprezzato; specialmente se il contenuto è accuratamente selezionato e gestito: bisogna proporre cose stuzzicanti, interessanti, che invoglino il cliente a consumare. Perché l’ospite, in un albergo, vuole sempre più sentirsi come a casa propria; cerca calore, intimità e confidenza. La possibilità di gustarsi in tutto relax un drink in camera è quindi un aspetto imprescindibile della propria esperienza di soggiorno.

Identikit di Vision
www.visioninfo.it

Con sede a Merano, Vision opera nelle forniture per il settore alberghiero dal 1992. Specializzata in sistemi di sicurezza per alberghi e di gestione delle temperature in camera, la società propone sistemi integrati di serrature elettroniche, termostati intelligenti, casseforti, minibar, asciugacapelli e accessori vari. Distributore ufficiale per l’Italia delle serrature elettroniche VingCard e delle casseforti Elsafe, Vision vanta tra i propri clienti strutture come il Principe di Savoia, l’Nh Touring, il Novotel Linate, il Four Seasons, nonché gli Starhotels Ritz e Rosa di Milano, il Danieli, il Cipriani, il Sofitel e l’Hilton Molino Stucky di Venezia, il Four Seasons e i Lungarno Hotels di Firenze, l’Eden, il Cavalieri Hilton, l’Hassler Villa Medici e il Sofitel di Roma.

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