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Insubria, le Alpi e i laghi

Di Anna Goffi, 2 Febbraio 2007

Spesso si va lontano in cerca di cose belle, senza rendersi conto della ricchezza artistica e delle bellezze paesaggistiche più vicine a noi. L’Insubria, per esempio, per chi abita al Nord è proprio a portata di mano e, come recita uno slogan, «è vicina a tutti i tuoi desideri». Col nome di Insubria, anticamente, si designava un’unica regione che oggi comprende le province italiane del Verbano-Cusio-Ossola, Novara, Varese, Como e Lecco e del cantone svizzero del Ticino. Una zona che si trova al centro dell’Europa e vicinissima a Milano e Torino, grazie a ottime vie di comunicazione.
«Si tratta», ha sottolineato Giangiacomo Longoni, assessore al marketing territoriale della provincia di Varese, «di una regione costituita da diversi luoghi, uniti da numerose identità quali gli splendidi paesaggi lacustri, le montagne, la cucina e i nove siti patrimonio dell’umanità». Di questi siti, tre sono rappresentati dai castelli e dalla cinta muraria di Bellinzona, uno è il Monte S. Giorgio con i monti Orsa e Pravello, e cinque sono dati dai Sacri Monti, (Domodossola, Ghiffa, Orta San Giulio, Varese e Ossuccio), sparsi tra Lombardia e Piemonte, con numerose cappelle votive e sacre sculture. Un’area che, al di là di realtà politiche e amministrative differenti, poiché include parte dell’Italia e parte della Svizzera, presenta una certa omogeneità. È proprio alla luce di caratteristiche unificanti che si è voluto creare un vasto progetto di sviluppo locale, in modo da far nascere un sistema turistico integrato. Pertanto il progetto «Insubria lakes and alps» è nato per favorire una cooperazione trasnazionale, transprovinciale e transregionale.Questo territorio è ricco di arte e cultura, gode di sagre, feste e carnevali, presenta antiche tradizioni culinarie e permette di praticare sport di montagna e di lago in meravigliose palestre naturali. I laghi, di certo, non mancano. C’è il lago di Como comprensivo della sua parte lecchese, quello di Lugano, il lago Maggiore e quello d’Orta. Ma ci sono anche deliziosi laghetti come quello di Brinzio, e bacini lacustri come Delio e Ganna. Per goderseli appieno, con una visione assolutamente insolita, si può prenotare presso l’Aero club di Como un volo di mezz’ora o di un’ora in idrovolante: un viaggio emozionante con un velivolo che, sollevandosi dal lago di Como, arriva a Varenna, dando modo di abbracciare con un unico sguardo e in uno spazio temporale ridotto le innumerevoli bellezze del territorio.
A Varenna, vivace e moderno centro turistico che custodisce le vestigia di un passato medievale, vale la pena visitare Villa Monastero. Nata dalla ristrutturazione di un antico monastero femminile cistercense, la villa è oggi considerata uno degli esempi più interessanti di residenza in stile eclettico.
A Perledo, anticamente chiamata Monte di Varenna, presso il ristorante Il Caminetto si possono gustare sapori di lago, come il missoltino o il risotto con il pesce persico, ma anche sapori di montagna come il lardo e la polenta.
Perché non fare un salto a Lugano? Per chi vive in Piemonte e in Lombardia, questa meta turistica di grande attrattiva per il clima mitigato e la presenza di una vegetazione rigogliosa, può essere visitata nell’arco di una sola giornata. Ma per chi ha necessità di fermarsi un’ottima sistemazione può essere l’albergo Parco Paradiso, che offre belle camere e un servizio impeccabile in ogni dettaglio, proprio come ci si aspetta dai precisi svizzeri. Da Lugano si può giungere in breve tempo a Locarno, sede di un famoso festival del cinema. È lì che con il trenino Centovalli si percorre la Val Vigezzo con arrivo a Domodosssola, vivace cittadina situata nel cuore dell’Ossola. È un viaggio nella valle dei pittori attraverso la nostalgia e il romanticismo, dove fontane, piazze, viuzze e stradine conservano la memoria d’altri tempi.
A Masera, l’Osteria del Divin Porcello presenta piatti tipici ossolani a base di salumi nostrani di produzione propria. Seguendo un metodo del tutto naturale viene fatta, tra altri salumi, la mortadella ossolana che è presidio Slow food. Ottima, comunque, anche la selvaggina, i formaggi d’alpe, la pasta fatta in casa, come i tipici gnocchi a base di farina e castagne, oltre agli squisiti dolci casalinghi.

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