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Il bilancio di sostenibilità

È lo strumento – prezioso – attraverso il quale le aziende rendicontano ciò che fanno a proposito di ambiente, risorse umane, welfare e governance. New Vision, società specializzata in di strategie di sostenibilità, spiega perché, come e quando farlo

È lo strumento – prezioso – attraverso il quale le aziende rendicontano ciò che fanno a proposito di am

Di Fabrizio Garavaglia, 9 Febbraio 2022

L’azienda, per essere al passo coi tempi, necessita di avviare un processo di strategia di sostenibilità. Nel fare ciò, uno dei primi strumenti da mettere in campo è senz’altro il Bilancio di Sostenibilità o la Dichiarazione Non Finanziaria.
Oggi i temi legati allo sviluppo sostenibile sono entrati nel gergo comune, sono sempre più parte della nostra vita quotidiana. Anche nei processi produttivi, nei servizi, nella governance di un’azienda, la questione della sostenibilità è sempre più prassi e indispensabile per creare valore e guardare al futuro con una visione strategica. Il settore del turismo, dell’ospitalità, dell’hôtellerie non è certo estraneo a questa trasformazione, a quella che oggi si chiama “transizione”.
Come in tutte le rivoluzioni, chi per primo ne capisce la portata e il valore potrà, nel breve e medio periodo, beneficiarne maggiormente e consolidare il proprio futuro imprenditoriale.
Ma veniamo alle tre domande poste dal titolo di questo approfondimento. “Perché” il Bilancio di Sostenibilità? Attraverso il Bilancio di Sostenibilità l’azienda rendiconta tutto ciò che nel corso dell’anno solare è stato fatto in tema finanziario, ambientale, di risorse umane, welfare e governance. Come ha contribuito a creare un valore aggiunto a favore delle comunità e dei territori, a costruire la catena dei valori. Insomma, accanto al classico bilancio finanziario che racconta l’attività attraverso numeri, dare e avere, Ebit investimenti, con il Bilancio di Sostenibilità raccontiamo anche l’azienda sotto altri aspetti, quelli ESG (Environmental, Social, Governance). Si tratta, quindi, di un vero e proprio report di rendicontazione, che dovrà essere approvato dal Consiglio di Amministrazione e che può essere sottoposto a revisione da società esterna.
L’azienda che rendiconta la sua attività in campo di sostenibilità acquisisce certamente una maggiore reputazione (brand reputation), è favorita sul mercato finanziario, avvia un rapporto trasparente e costruttivo con i propri stakeholders, nonché migliora il clima aziendale motivando ulteriormente i propri collaboratori. Senza dimenticare che il Bilancio è utile per comprendere le aree dove migliorare e gli investimenti da effettuare. In ultimo, è un potente strumento di comunicazione.
La seconda domanda è “come” si costruisce un Bilancio di sostenibilità?
Dal momento che lo spazio a disposizione ci costringe a essere sintetici, riportiamo uno schema che illustra in maniera chiara quali sono i processi e le tappe fondamentali che portano alla stesura del documento.
Resta da rispondere all’ultima domanda: “quando”?
Si è detto che il Bilancio di Sostenibilità deve rendicontare le attività svolte nel corso dell’anno solare. Nelle settimane precedenti la fine dell’anno si predispongono e condividono i percorsi e i tempi di lavoro, quindi le attività di ascolto, la definizione dei temi materiali da rendicontare e l’elaborazione della matrice di materialità, la predisposizione degli strumenti utili alla raccolta dei dati. Con il nuovo anno, quindi, si raccolgono i dati, si procede alla loro elaborazione, alla stesura redazionale dei testi, delle tabelle, dei grafici e di tutto quanto necessario. Entro il mese di marzo il Bilancio verrà sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione. Successivamente il documento, che potrà essere pubblicato sul sito aziendale ed eventualmente stampato, sarà oggetto di una specifica campagna di comunicazione e di promozione.

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