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Hotel Galles: non solo albergo

Di Alessia Sironi, 10 Gennaio 2003

Un albergo nel cuore di Milano, in un centro commerciale a cielo aperto, a misura di businessman: possiede infatti tutto ciò che richiede un uomo d’affari. Una grande idea quella di organizzare un Coffee Point per quelle persone che magari dopo una giornata intensa di lavoro, o una notte difficile si devono svegliare presto per raggiungere l’aeroporto: dalle 4 della mattina, fino alle 11, insieme a uno snack è possibile sorseggiare un caffè caldo.
Una politica, quella dell’Hotel Galles, basata sulla correttezza e sull’ottimo rapporto tra qualità e prezzo: non solo 160 camere arredate con mobili di pregio, impreziosite da quadri d’autore e sale riunioni in grado di ospitare incontri ed eventi dalle 10 alle 130 persone. Un Fitness Center, completo di sauna, bagno turco e palestra attrezzata, per il benessere psico-fisico degli ospiti è entrato da poco a far parte dei cliché dell’albergo milanese, inoltre serate eno-gastronomiche e di piano bar, aperte anche al pubblico esterno sono organizzate dall’entourage dell’hotel per rendere più vivace e piacevole l’ambiente.
Non solo albergo quindi, ma una struttura impegnata nella valorizzazione del territorio che la circonda. Tanto che si è fatta “promotrice”, insieme a Ingegnoli e Banca Popolare di Milano, e ha sostenuto tutte le spese necessarie (700 milioni di vecchie lire) per la riqualificazione di Piazza Lima, l’area dove sorge l’hotel, a stretto contatto con corso Buenos Aires, punto nevralgico per la moda e lo shopping. A questo si aggiunge una sapiente, quanto utile, illuminazione notturna di grande impatto e un’insolita cura dei balconi delle camere, con fiori che conservano tutto il loro splendore, grazie a un sistema di irrigazione automatica che stabilisce la giusta quantità d’acqua e di sostanze per un perfetto mantenimento.
Ma non è tutto: l’Hotel Galles, da diverso tempo, mette a disposizione gratuitamente, in collaborazione con il Consiglio di zona, le proprie sale riunioni a giovani artisti che, altrimenti, si scontrerebbero con le difficoltà di trovare uno spazio espositivo adeguato a costi accessibili per le loro opere. In due anni sono già state organizzate più di sei mostre. Un albergo “impegnato”, insomma, grazie soprattutto al suo giovane proprietario che diventa un albergatore “forzato” nel 1986, <>, dice lui, <>. Il target infatti include businessmen, ma non soltanto: nei week end infatti e soprattutto in bassa stagione, tra dicembre e gennaio e tra luglio e agosto, l’albergo si riempie di ospiti che arrivano dall’Oriente e dal Nord Europa.

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