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Giubileo, effetto al contrario: calano gli arrivi

I primi due mesi dell'Anno Santo hanno registrato un calo degli arrivi turistici a Roma: il numero dei pellegrini non compensa i mancati arrivi di chi preferisce evitare la Capitale in un anno di affollamento e anche i fatturati alberghieri sono a rischio

I primi due mesi dell'Anno Santo hanno registrato un calo degli arrivi turistici a Roma: il numero dei pelleg

Di Job in Tourism, 1 Aprile 2025

È un Giubileo sotto tono quello registrato finora dagli albergatori romani. A spiegarlo è stato il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, che in un’intervista all’agenzia stampa Adnkronos ha confermato nei giorni scorsi ciò che gli operatori del turismo romani vanno dicendo da settimane. Ovvero, che le presenze turistiche legate alle celebrazioni per l’Anno Santo sono inferiori a quelle attese e che, anzi, il Giubileo potrebbe rivelarsi un boomerang per il turismo della Capitale.

L’analisi di Federalberghi

Roscioli ha evidenziato come i primi mesi dell’anno “non siano stati quelli che ci aspettavamo. Dicembre, gennaio e febbraio sono stati sotto tono, leggermente meno rispetto all’anno precedente. Una tendenza legata a questa enfasi data al Giubileo e probabilmente – ha sottolineato – molte persone hanno preferito non venire a Roma durante questo periodo. È normale che quando c’è un grande evento succeda questo, ma non solo a Roma”. Il mese di marzo ha comunque segnato un cambio di rotta e gli albergatori si aspettano un progressivo riallineamento degli arrivi nel corso dell’anno.

L’impatto sul fatturato

Il punto, tuttavia, non solo solamente presenze e arrivi. Tradizionalmente, infatti, quello legata al Giubileo è un turismo diverso da quello normalmente interessa la città di Roma, con una clientela che non è alto spendente e spesso sceglie soluzioni legate all’ospitalità religiosa. Il rischio, dunque, è che anche se si arrivassero a pareggiare gli arrivi, gli hotel potrebbero trovarsi con un fatturato più basso rispetto all’anno scorso. E poi c’è la nota, sempre dolente, dell’ospitalità extralberghiera con “le circa 15-20mila persone che oggi giorno arrivano nella Capitale senza essere registrate attraverso gli ‘affitti brevi‘. Questa – ha evidenziato Roscioli – è la cosa che dovrebbe preoccupare davvero tutti, non solo noi, a livello di sicurezza”. 

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