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Farsi catturare dagli head hunter

Breve vademecum sui comportamenti utili a generare una buona impressione sui cacciatori di teste

Breve vademecum sui comportamenti utili a generare una buona impressione sui cacciatori di teste

Di Marco Bosco, 13 Marzo 2014

«Entrare in contatto con un cacciatore di teste non è difficile. La difficoltà reale sta nel farsi prendere seriamente in considerazione per una posizione aperta». A parlare di head hunting, e dei trucchi per farsi “cacciare” al meglio, è Maximilian Redolfi, direttore generale della divisione Italia di Page Executive, società internazionale specializzata nella ricerca di top management aziendale. «Per attirare l’attenzione dei selezionatori», prosegue così lo stesso Redolfi, «è quindi fondamentale scegliere la strada giusta e non sbagliare l’approccio: cosa che, invece, avviene più spesso di quanto si possa immaginare». Ecco allora che la stessa Page Executive ha pensato di elaborare un breve vademecum con cinque consigli utili per fare buona impressione sugli specialisti dell’executive search:

1. Scegliere l’head hunter giusto
Benché il servizio offerto al cliente sia il medesimo, ogni società di head hunting è strutturata in maniera differente, in funzione di precise nicchie di specializzazione, settori di riferimento, funzioni e seniority. Occorre quindi capire quali realtà seguano il mercato e il segmento di carriera coerenti con il proprio profilo, concentrandosi poi su non più di cinque-dieci società, con le quali provare a creare una relazione di lungo periodo.

2. Non avere fretta
Le società di executive search lavorano per le aziende loro clienti, e non per i manager alla ricerca di opportunità professionali. Sono perciò le imprese a determinare le priorità dei selezionatori. Non è ragionevole, di conseguenza, attendersi una proposta in brevissimo tempo o, peggio, sentirsi frustrati se non si viene considerati per una posizione aperta.

3. Non insistere.
Gli head hunter seguono mandati precisi. Se si risulta esclusi da una selezione, è pertanto inutile insistere perché la propria candidatura venga considerata. Anzi, un atteggiamento di tal genere può risultare controproducente, perché si rischia di lasciare un’impressione negativa sul selezionatore.

4. Investire sul networking.
I cacciatori di teste vivono di informazioni, di segnalazioni e di networking. Per mantenere fresca la propria candidatura, dopo un certo periodo di tempo da un incontro, può quindi essere utile ricontattarli per un aggiornamento sulla propria situazione professionale, o per condividere informazioni sul mercato. Ma si può anche pensare di richiedere loro di farsi coinvolgere in eventi di networking, meglio se con una specializzazione settoriale e funzionale.

5. Evitare passi falsi durante la selezione.
Quando si viene contattati per una ricerca specifica, è infine necessaria la massima puntualità e correttezza, nonché una grande accuratezza nelle informazioni fornite e nella gestione delle proprie aspettative. Un comportamento meno che trasparente, ambiguo o poco lineare, durante l’intero processo di selezione, può compromettere un rapporto con grande rapidità e precludere ottime opportunità professionali. È inoltre consigliabile, naturalmente, non rifiutare mai un incontro conoscitivo che, se anche non fosse d’interesse immediato, rappresenta comunque un investimento per il futuro.

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