Job In Tourism > News > News > Fairmont , dal Canada all’Europa

Fairmont , dal Canada all’Europa

Di Antonio Caneva, 16 Settembre 2005

www.fairmont.com
Ho certamente nostalgia di Monte Carlo d’antan, 40 e più anni orsono, e ho vissuto, da spettatore, tutte le fasi che hanno trasformato la tranquilla, ridente, verde cittadina in un centro veloce e dinamico, che in una continua trasformazione stupisce per la sua capacità di reinventare spazi e proposte. Un fenomeno da analizzare, non con lo sguardo di chi valuta freddamente i cambiamenti bensì con la partecipazione emotiva necessaria per vivere un’esperienza, sicuramente irripetibile in ogni altro contesto: un misto di tradizione e modernità.
Il Monte Carlo Grand Hotel, famoso anche perché nel corso del Gran Premio le vetture passano nel tunnel sotto l’albergo, è stato ceduto e ora è gestito dalla Società canadese Fairmont hotels & resorts che conduce 81 alberghi per 33mila camere ed è in fase di grande sviluppo. La più recente acquisizione è lo storico hotel Savoy di Londra che per decenni è stato, oltre che un’icona dell’hôtellerie mondiale, anche una scuola per generazioni di giovani italiani che andavano all’estero per apprendere la lingua e la professione alberghiera.
Sono stato invitato all’inaugurazione della nuova gestione, evento al quale ha presenziato anche il padrone di casa, Chris J. Cahill, presidente della Fairmont, giunto appositamente dal Canada, e il principe Alberto di Monaco, a testimonianza dell’importanza che il turismo riveste per il principato. La serata era da immagine promozionale della Costa, con il cielo limpido e, dalla terrazza, la vista delle navi da crociera, illuminate a festa, che lasciavano il molo sotto l’albergo. Il presidente Chris Cahill ha preso la parola e, parlando francese con il suo particolare accento canadese, ha presentato il Gruppo. Rivolto al principe Alberto, ha aggiunto: «L’acquisto del Fairmont Monte Carlo (nuova denominazione) ha segnato il nostro arrivo in Europa e siamo felici che il primo albergo nel continente sia a Monaco. Questo complesso, come vi ricorderete certamente, è stato inaugurato dalla principessa Grace e ciò ci rende veramente fieri di avervi tra noi».
Non è mancato neppure l’intervento di Bernard Lambery, direttore generale della Société des Bains de Mer, storico riferimento del turismo monegasco, che ha ricordato che il loro Sun Casino, inserito nel complesso, compie quest’anno 30 anni e l’intento è quello di continuare a lavorare a stretto contatto con i nuovi proprietari.
Ero seduto a fianco di Jan Schoeningh, direttore generale della struttura (619 camere e suite, la più grande della costa) e in una pausa della presentazione mi ha descritto gli interventi previsti per 50 milioni di dollari Usa che incideranno su tutto il complesso. I dipendenti del Fairmont sono 550 con la particolarità che come negli alberghi d’altri tempi sono rappresentate tutte le specializzazioni artigianali quali tappezzieri, moquettisti, falegnami, elettricisti, imbianchini.
Mentre il cielo da rosso diventava scuro, sullo schermo venivano proiettate le immagini delle importanti proprietà del gruppo. Le note di Barry White riempivano l’aria con il suo Love Theme, i camerieri vestiti con i costumi tradizionali degli otto paesi in cui è presente il gruppo si muovevano agili, servendo delicatezze preparate dallo chef e dallo chef pasticciere Tornay e Freulon e già pensavo, con rammarico, alla mattina successiva quando, di buon ora, avrei preso la via del ritorno.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati