Job In Tourism > News > News > A Le Bouveret educazione ad hoc

A Le Bouveret educazione ad hoc

Di Daniela Trovato, 1 Marzo 2002

Mancano poche settimane e il mio sogno si realizzerà: lo sforzo e il duro lavoro saranno degnamente ricompensati: sono infatti fiera di annunciare la fine di una bella avventura piena di nuove scoperte e amicizie. Giunta al secondo anno della scuola di hotelleria César Ritz sento il dovere di riepilogare la mia storia. Frequentavo il liceo linguistico in Italia, a Bassano Del Grappa, vicino a Venezia, quando per mia fortuna venni a conoscenza del César Ritz. Da un po’ di tempo i miei genitori, che precedentemente avevano lavorato per il settore alberghiero, mi spingevano a chiedere informazioni riguardo le scuole di hotelleria in Svizzera. All’epoca non avevo la minima idea di cosa fosse un collegio di questo tipo, ma le prime delucidazioni sono arrivate dopo la mia visita al Cèsar Ritz . Il fattore che mi spinse a prendere informazioni su questa scuola e non su altre, è stato il sito web davvero ricco e ben organizzato che lanciava numerose opportunità riguardo l’opportunità di studiare in Australia o in America. A quel punto è arrivata la decisione e l’occasione: una visita alla scuola. La mia prima impressione è stata davvero positava, l’ambiente emanava calore e le persone sembravano tutte voler passare del tempo a raccontarmi aneddoti riguardanti il Cesar Ritz. La mia unica paura era legata alla mia conoscenza poco approfondita dell’inglese. Anche in questo caso però mi aiutarono sottoponendomi a un esame di inglese di difficoltà media, e fu a quel punto che mi resi conto delle mie potenzialità perché nonostante tutto nessuno si aspettava la perfezione ma solo il punto di partenza per un continuo miglioramento. Nell’ottobre del 2000 ho cominciato il primo trimestre affrontando materie come sociologia, matematica , business english, finanza e hospitality . Nel secondo trimestre si passa invece alla pratica esercitando le basi del servizio e della cucina.

L’arte dell’hotelleria comprende anche il front office , f&b marketing, sales¸ environment, human resource, law e intercultural studies, tutte materie che vengono sviluppate nel secondo anno e sulla quale si fonda il principio del Cesar Ritz: educare futuri manager d’albergo in modo da sviluppare spirito d’adattamento. Il corso comprende anche un training obbligatorio in Svizzera della durata di sei mesi, con libertà di scelta riguardo la località e la posizione all’interno dell’hotel . Scelsi il Ticino come località per il mio training dove lavorai in cucina dedicandomi agli antipasti e ai dessert. L’aspetto positivo di questo periodo é stato tuffarsi nel mondo del lavoro, prima sconosciuto, e sentirsi parte vitale di un organismo così attivo come un hotel. Come in tutte le cose sicuramente ci sono stati momenti difficili, ma tutto ciò mi ha crescere e imparare dalla vita. Non ho nessun rimpianto per la mia decisione e inoltre ringrazio la mia famiglia per avermi indirizzata e per avermi sempre sostenuta nelle mie decisioni. Credo di poter consigliare sinceramente l’istituto di hotelleria César Ritz a tutte le persone che hanno voglia di fare e conoscere, perché il mondo dell’hospitality é un ambiente che affascina ed emoziona: è il lavoro del futuro ma anche un modo di sentirsi parte di un sistema multiculturale. Parlo di multiculturalità perché è il concetto che si apprende con maggiore facilità: il contatto diretto con persone di religione, lingua e razza diverse dalla nostra ci permette di interagire con gli altri e apprendere un lavoro in continua evoluzione come il nostro.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati