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Riflettori sulla ristorazione per Planetaria Hotels

Formazione, rispetto e sostenibilità tra i punti chiave della strategia del gruppo che partecipa alla prossima edizione di Tfp a Milano

Formazione, rispetto e sostenibilità tra i punti chiave della strategia del gruppo che partecipa alla prossi

Di Mariangela Traficante, 14 Novembre 2019

Rispetto e sostenibilità sono due parole d’ordine che guideranno anche nel prossimo futuro l’attività di Planetaria Hotels, come anche “altruismo”, un concetto che è il managing director Damiano De Crescenzo a spiegarci: “Quando parliamo di altruismo parliamo innanzitutto di rispetto per le persone e per l’ambiente, di essere corretti nei confronti dei clienti, dei fornitori e del personale, lavoriamo molto sulla reputazione e questo è importante”.
Per il gruppo dunque si tratta dell’accelerazione di un processo iniziato già da diversi anni: “Stiamo lavorando anche a un progetto importante nell’ambito della ristorazione, per abbattere gli sprechi, avere menù e prodotti di stagione e a km 0: si tratta anche di principi sani a livello commerciale, ed è importante trasferirli non solo nell’ambito della ristorazione in senso stretto ma anche sul breakfast per esempio, nei buffet dei meeting, in tutti gli ambiti”.
Questi processi inerenti alla ristorazione saranno focalizzati anche con una formazione ad hoc sul personale: l’idea è quella di riunire tutto lo staff di settore per attività di team building e per condividere best practice: “È previsto nei prossimi mesi un momento di confronto con chef, sous chef, restaurant manager e tutte le figure coinvolte in senso ampio nella ristorazione”.
Planetaria Hotels parteciperà alla prossima edizione di Tfp Summit in programma a Milano il 31 gennaio per incontrare i potenziali candidati. Ma quali sono le caratteristiche più ricercate per i propri hotel? “Persone che abbiano skills di base adatte a questo lavoro, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione, perché sarà il focus principale del 2019-2020. Abbiamo tuttavia molte difficoltà, perché notiamo che manca una formazione di base e comportamentale, e poi capita di trovare personale che abbia problemi di compatibilità con turnazioni ed incarichi”.
E si tratta di un problema condiviso nel comparto: “Noi cerchiamo di fare il possibile, andiamo nelle università e nelle scuole: però per esempio durante l’iniziativa Food 4 mind realizzata attraverso Manageritalia con diversi istituti scolastici è emersa una forte discrepanza tra quello che cercano le aziende e quello che la scuola propone ai ragazzi”.

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