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Una questione di professionalità

È sempre la qualità dell'accoglienza a fare la differenza

È sempre la qualità dell'accoglienza a fare la differenza

Di Massimiliano Sarti, 20 Maggio 2011

Gli spazi benessere rappresentano un valore aggiunto importante, che gli ospiti apprezzano e tendono a cercare ormai sempre più frequentemente nelle loro scelte di vacanza, di business o di leisure che siano. I costi per costruire e mantenere una proposta wellness di qualità, e adeguata all’aspettativa dei clienti, sono tuttavia altrettanto elevati. «Soprattutto in termini energetici», specifica Gabriele Galieni, da novembre 2010 direttore generale di Solieve Hotels & Resorts, gruppo alberghiero che gestisce quattro strutture a vocazione multipla, situate sui laghi di Garda e Maggiore, nonché nel Monferrato: di queste, due sono wellness resort veri e propri, mentre le altre sono un family hotel e un albergo di charme, che la compagnia prevede peraltro di dotare presto di proprie spa. L’offerta benessere è quindi un cardine portante della proposta Solieve.
«Per noi è perciò fondamentale garantire al comparto wellness una buona redditività». E per riuscirci, secondo il direttore generale di Solieve, occorre dare al prodotto spa la giusta visibilità, posizionandolo efficacemente sul mercato, grazie anche a strategie di revenue management capaci di differenziare competitivamente la propria offerta da quella degli altri attori del segmento wellness. «Poi è soprattutto una questione di professionalità: bisogna infatti disporre di operatori tecnicamente preparati e soprattutto bravi a capire e a interpretare le esigenze degli ospiti. La spa della nostra Residenza Dolce Vita, per esempio, dispone di uno staff di collaboratori indiani altamente qualificati: laureati in discipline ayurvediche, che mostrano un’ottima predisposizione all’ascolto e una grande capacità di comprendere i punti critici su cui agire con trattamenti mirati, nonché con consigli comportamentali sugli stili di vita da seguire, una volta che gli ospiti sono tornati a casa».
Anche nel campo del benessere, insomma, la qualità della formazione è ancora una volta il grande segreto di Pulcinella per costruire un’offerta competitiva e vincente. «I clienti delle spa sono solitamente persone molto attente alle atmosfere», prosegue Galieni. «Turisti che amano vivere la loro esperienza di soggiorno in una dimensione quasi sacrale e comunque sempre dal forte carattere emozionale. Il territorio dove è inserita la struttura perciò aiuta sicuramente, come, per esempio, avviene proprio alla Residenza Dolce Vita, che si trova vicino a uno dei sacri monti piemontesi dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’Unesco. Ma la location, naturalmente, da sola non basta: è sempre la qualità dell’accoglienza a fare la differenza, a partire dal momento del check-in e dalla preparazione delle camere. E poi è anche una questione di dettagli».
Gli hotel del gruppo Solieve si avvalgono così di una serie di consulenti specializzati, per approfondire e migliorare tutti gli aspetti di un soggiorno wellness: dall’interior design ai prodotti di cosmetologia, dai corsi di formazione per le risorse umane ai programmi più innovativi in fatto di servizi benessere. «A ciò si aggiungono, inoltre, tanti piccoli accorgimenti: gesti semplici, ma capaci di fare la differenza nella percezione che gli ospiti hanno del proprio soggiorno nelle nostre strutture. Come, per esempio, le mini-dosi di cioccolato servite su cucchiaini d’argento, circa 15 grammi per porzione, che portiamo a chi avverte il classico languorino, ma non ha voglia di alzarsi dal proprio lettino e rovinarsi così un piacevole momento di relax».
Nel prossimo futuro, il passo successivo della strategia Solieve in tema di wellness sarà quindi lo sviluppo di una vera e propria offerta clinic. «A questo proposito», spiega sempre Galieni, «stiamo già collaborando da tempo con alcuni docenti universitari e professori della fondazione San Raffaele di Milano, per la definizione e l’analisi degli scenari tecnici e di mercato. Il tutto con l’intento di costruire anche una proposta di chirurgia estetica all’avanguardia».
Oltre che sull’elemento wellness, l’offerta del gruppo, però, si concentra pure sui prodotti della ristorazione, in alcuni casi avvalendosi persino della consulenza di chef stellati Michelin. «L’idea, soprattutto alla Locanda del Sant’Uffizio, è in realtà proprio quella di potersi presto fregiare personalmente di questo ambìto riconoscimento», conclude Galieni. «Nelle strutture Solieve, peraltro, offerta f&b e wellness non sono sempre correlate. Siamo infatti convinti che per ottenere il meglio dai nostri chef occorra lasciar libero spazio alla loro creatività, senza limitarli con confini dettati da esigenze esulanti dal semplice gusto e piacere enogastronomico. In regioni fortemente caratterizzate da una cultura culinaria d’eccezione, come il Monferrato e il Lago Maggiore, non possiamo poi non pensare di puntare ad aprire la nostra offerta ristorativa anche al territorio circostante: un obiettivo non raggiungibile legando il menu esclusivamente a necessità di carattere estetico-salutistico».

Una realtà in espansione

La società, controllata da Co-Ver Realty Holding, nasce nel luglio 2008 con l’obiettivo di acquisire la gestione di hotel leisure e business di prestigio sul territorio italiano. A oggi sono quattro le strutture alberghiere del gruppo denominato, dall’inizio di quest’anno, Solieve Hotels & Resorts: Le Torri del Garda, un family resort da 85 camere situato a Torri del Benaco, sul Lago di Garda; l’hotel Principe di Lazise, una struttura wellness da 89 camere e centro benessere da 2 mila metri quadrati, sempre sul Lago di Garda; la Residenza Dolce Vita, l’altro wellness resort del gruppo, situato a Ghiffa, sul Lago Maggiore, e costituito da 23 suite e un wellness center griffato dalla celebre casa di design Culti; nonché la Locanda del Sant’Uffizio, lo charme hotel ultimo arrivato in casa Solieve, con le sue 41 camere racchiuse tra i morbidi paesaggi naturali del Monferrato e delle Langhe. «La compagnia, tuttavia, non intende certo fermarsi qui», spiega sempre Gabriele Galieni. «L’idea è quella di inaugurare una struttura ogni anno o due, per raggiungere presto una dimensione di almeno otto-dieci hotel. Pensiamo soprattutto a degli affitti, senza tuttavia escludere a priori la possibilità di siglare anche dei contratti di management, mentre non crediamo proprio di procedere a nuove acquisizioni di immobili. Tra gli obiettivi, in particolare, puntiamo anche a entrare in due mercati importanti come Milano e Roma».

Una breve biografia
Dopo gli studi alberghieri, conclusi nel 1979, Gabriele Galieni inizia la propria carriera al Grand Hotel Cristallo di Breuil-Cervinia, per poi spostarsi in Toscana, al Golf Hotel di Punta Ala, quindi all’hotel Excelsior di Venezia e agli hotel Palace e Principe di Savoia di Milano. Nel 1989 è inoltre assistant manager all’hotel relais Club des Alpes di Madonna di Campiglio e l’anno dopo reception manager all’hotel Danieli di Venezia. Nel 1993 diventa front office manager dell’hotel Duca di Milano e nel 1999 room division manager presso il Westin Palace dello stesso capoluogo meneghino, prima di fare un’esperienza biennale negli uffici centrali di Starwood Hotels & Resorts. Dopo un nuovo periodo al Principe di Savoia come executive assistant manager, nel 2006 ottiene il primo incarico di general manager al Grand Hotel Rimini. Due anni dopo dirige il Grand Hotel et de Minerve di Roma e nel 2010 è hotel manager del greco Hydra Beach village & resort (gruppo Valtur). A novembre dell’anno scorso, infine, diventa general manager di Solieve Hotels & Resorts.

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