Dal prossimo mese inizierà all’università di Perugia, nella sede decentrata di Assisi, un master in “Tourism and Leisure Management”, organizzato in sinergia con l’Inpdap (Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica), che si propone di formare figure professionali destinate a inserirsi a livello dirigenziale e manageriale nel settore del loisir e nel sistema turistico internazionale.
Sono tre gli indirizzi professionali previsti: tour operating management, per la gestione di aziende oganizzatrici di viaggi; hospitality management, per la gestione di imprese ricettive; e leisure management, per la gestione di servizi connessi ai tradizionali operatori turistici (come i parchi tematici).
Saranno i docenti della facoltà di Economia dell’università di Perugia, gli esperti del Centro studi sul turismo di Assisi e altri protagonisti del tourism and leisure internazionale a formare i corsisti. La metodologia didattica che verrà adottata è di tipo attivo: studio di casi, esercitazioni, simulazioni, role-playing. Il collegamento con il mondo del lavoro è garantito dalla presenza in aula di esperti provenienti dalle più importanti aziende del settore. Inoltre, si attuerà la sperimentazione di modelli di formazione on line e teleconferencing.
Sono già alcuni anni che l’Inpdap partecipa alla realizzazione di master in collaborazione con alcuni dei principali atenei del nord, centro e sud Italia, e tutti hanno riscosso un grande successo: i ragazzi che li hanno frequentati sono stati letteralmente “rapiti” dalle aziende interessate subito dopo il diploma.
Si tratta di una sinergia particolare, una formula didattica resa possibile dalla legge n. 4 del 14 gennaio 1994, che ha permesso alle università di attivare corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente.
“La formazione dei giovani rientra nelle finalità istituzionali dell’Inpdap”, spiega il presidente, Rocco Familiari nel corso di un cordiale incontro. “Fino a qualche anno fa, però, ci si limitava a erogare borse di studio. Dopo l’approvazione della legge, negli ultimi due anni abbiamo inaugurato un nuovo tipo di intervento, partecipando direttamente all’istituzione dei master anche con il nostro supporto logistico e organizzativo, che funziona molto bene e non soffre di lungaggini burocratiche. Sui 40/50 posti una metà è riservata ai nostri iscritti, o figli e orfani di iscritti. In molti casi i corsisti sono stati ospitati in residenze di nostra proprietà, e spesso si tratta di strutture talmente belle e ricche di comfort che né gli allievi né i docenti vorrebbero andarsene mai via”.
Dopo i primi master in “Economia pubblica” con l’università La Sapienza di Roma e con la Cattolica di Milano, giunti ormai al terzo anno, ne sono stati attivati parecchi altri. A Roma sono stati inaugurati due corsi, uno su “Comunicazione pubblica e istituzionale” e l’altro su “Economia pubblica con indirizzo e gestione dei servizi sanitari”, quest’ultimo istituito anche alla Cattolica di Milano. A Catania, il master verteva su “Information and communication technologies”.
“Abbiamo avuto 3 mila domande di iscrizione e la selezione è stata molto rigorosa”, informa il presidente Familiari. “La formula assicura una formazione di altissimo livello, garantita dai migliori docenti universitari del settore”.
E all’Università di Perugia, l’unica in Italia ad avere un corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici, si è deciso appunto di dar vita a “Tourism and leisure management”, un master particolarmente interessante per chi nel mondo del turismo vuole specializzarsi con un occhio ai futuri trend del mercato e quindi alle migliori opportunità professionali.
Questo master è nato anche con il contributo di un terzo soggetto, Sviluppo Italia, che ha un polo turistico/alberghiero interessato a promuovere opportunità di lavoro nel centro e sud Italia. “Da noi mancano scuole di formazione alberghiera paragonabili a quelle svizzere e austriache, un vuoto che sarebbe opportuno colmare, vista l’importanza di questo settore nell’economia nazionale”, precisa Familiari. “Ed ecco l’idea per il prossimo futuro: attivare un master in inglese di 18 mesi per manager di altissimo livello specializzati nella ricezione turistico/alberghiera”.
Insomma, questa discesa della forza organizzativa dell’Inpdap in campo didattico è stata così positiva anche dal punto di vista degli atenei che il rettore della Sapienza non manca mai alla consegna dei diplomi dei master. E all’Inpdap hanno giustamente pensato di approfondire e ampliare l’esperienza inaugurando lo scorso novembre ad Anagni, in provincia di Frosinone, un Laboratorio di opportunità che mette in sinergia enti pubblici e privati. “Sta crescendo tanto la nostra attività in questo campo che stiamo pensando di creare una direzione specializzata”, conclude il presidente Familiari.
Una formula di successo – 07/02/2003
Di Floriana Lipparini, 7 Febbraio 2003

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