Job In Tourism > News > News > Un italiano di successo in Asia

Un italiano di successo in Asia

Di Andrea Mastellone, 1 Gennaio 2001

Giovanni Angelini, Chief executive officer & Managing director, può essere sicuramente annoverato tra i fautori della crescita e sviluppo di Shangri-La Hotels and Resorts, il gigante Asiatico dell’ospitalità, che in Oriente è sinonimo di qualità a 360 gradi. Nato a Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, Angelini inizia giovanissimo ad occuparsi di turismo. Si avvicina al mondo dell’ospitalità nel più classico dei modi, servendo ai tavoli in una pizzeria di Castignano, poi in Svizzera ed Inghilterra, quindi negli Stati Uniti, dove ad Ithaca frequenta la Cornell University. I primi passi a livello management vengono mossi con Holiday Inn ed Hilton; con Westin International poi gira il mondo, ricoprendo moltissimi incarichi, fino a diventare Vicepresidente di area per l’Oriente. Infine, il passaggio in Shangri-La, come Presidente e la nomina a Chief Executive Officer e Direttore Generale. Shangri-La nasce nel 1971 da un progetto imprenditoriale del Kuok Group of Companies, uno dei principali gruppi industriali dell’Asia. Dopo l’apertura del primo albergo a Singapore, Shangri-La cresce rapidamente; tanto rapidamente da porsi come obiettivo il dominio dell’Asia a livello turistico entro l’anno 2000. Angelini si dedica con passione travolgente alla conquista del non facile obiettivo. Supportato da doti manageriali di elevato spessore ed un back ground tecnico acquisito, nel frattempo, anche sui banchi delle maggiori università del mondo, Angelini non esita a lanciare la sfida ai colossi dell’ospitalità internazionale, che in forza sono presenti nel Sud Est Asiatico. Angelini guarda oltre, capisce che la Cina rappresenta un mercato immenso e concentra le forze su quest’area. Shangri-La conta attualmente 37 alberghi, in gran parte 5 stelle extra lusso, per un totale di 19.000 camere e suite in 10 nazioni, dalla Cina alle isole Fiji dalla Malesia agli Emirati Arabi. Quotato alla borsa di Hong Kong è attualmente il gruppo più importante dell’intera Asia sia per numero di posti letto che di unità ricettive, con un fatturato di gran lunga superiore alla concorrenza. L’obbiettivo è raggiunto. Incontriamo Angelini a Hong Kong nello splendore dell’Island Shangri-La, più volte votato come miglior albergo del mondo.

Domanda. Shangri-La sta’ continuando l’opera di espansione sul territorio Asiatico con l’acquisizione di tre nuovi alberghi in Cina e negli Emirati Arabi. Esistono piani strategici per eventuali aperture in Europa ed in particolare in Italia?

Risposta. Già da tempo stiamo valutando la possibilità di sbarcare in Europa. Le città che riteniamo interessanti e verso le quali ci stiamo muovendo concretamente sono Berlino ed Amsterdam.

D. E l’Italia?

R. In Italia abbiamo delle trattative in corso sia su Roma sia su Milano. Purtroppo, nel nostro paese le attività alberghiere di grandi dimensioni sono poche. Per operare al meglio, abbiamo bisogno di strutture con almeno 800 posti letto. Solo con queste dimensioni i nostri alberghi sono profittevoli. Sono comunque certo che Shangri-La sarà presto presente sul mercato Italiano.

D. Quale segmento di clientela interesserà i vostri alberghi in Europa?

R. Il segmento business è sicuramente il più indicato alla nostra struttura organizzativa, ma in questo caso anche il Leisure sarà tenuto in gran considerazione. E’ naturale che sfrutteremo il nostro marchio, fortemente consolidato in Asia per canalizzare verso le nostre strutture i flussi turistici provenienti da quella determinata area. Dalle recenti indagini statistiche abbiamo appurato che entro il 2005, circa 200 milioni di nuovi passaporti verranno emessi nella sola Cina. Un potenziale mercato di dimensioni enormi.

D. Shangri-La è considerato uno dei gruppi alberghieri di maggiore qualità, sia a livello di strutture sia di servizi, con standard di classe mondiale. Quanto incide il training del personale per il mantenimento di questo livello qualitativo?

R. Il training del personale è una delle attività fondamentali che ci permettono di mantenere questo livello di qualità. Il personale da noi è considerato una risorsa fondamentale, un vero e proprio valore dell’azienda. All’interno della nostra organizzazione la ricerca di collaboratori con talento ed elevata attitudine professionale, è un fattore determinate per il conseguimento dei nostri obbiettivi. La direzione generale delle risorse umane ha sviluppato una strategia che permette ai nostri collaboratori più validi rapidi avanzamenti di carriera, il tutto in un ambiente dove le persone vengono valutate, apprezzate, motivate e coinvolte. Raggiungiamo il 90% di promozioni interne e di trasferimenti a livello management. Siamo molto orgogliosi di poter affermare che il nostro turn over è tra i più bassi al mondo. Abbiamo circa 25000 collaboratori ed un turn over del 10%.

D. Cosa fate concretamente a livello training?

R. Innanzi tutto attingiamo dalla nostra semplice filosofia l’essenza delle attività di training e formazione: ” Avere cura del cliente” Attraverso un processo formativo graduale vengono trasmessi ai nostri collaboratori, la visione ed i valori dell’azienda. Circa l, 5% del fatturato netto, viene impiegato per le attività di formazione, con aggiornamenti periodici sia a carattere tecnico pratico che motivazionale. Inoltre molti corsi di aggiornamento e specializzazione sono previsti negli avanzamenti di carriera ed a tutti i livelli, dalla direzione in giù.

D. L’inserimento di personale Italiano nella vostra organizzazione, è stabilito in base alle necessità di ricoprire ruoli specifici, come ad esempio la conduzione dei ristoranti Italiani spesso presenti negli alberghi, oppure è determinato da fattori occasionali..

R. Siamo sempre alla ricerca di personale Italiano per nostre strutture, specialmente nel settore della ristorazione dove gli Italiani sono dei grandi maestri. Dai Food and Beverage Manager ai Direttori di sala agli Chef di cucina fino ai Camerieri di sala., purché durino.

D. Cosa intende con ” purché durino”.

R. Gli Italiani sono troppo affezionati alla famiglia e soffrono di nostalgia. Dopo due anni al massimo, anche se hanno raggiunto posizioni di rilievo, abbandonano tutto e tornano a casa. Molto spesso, agli inizi, cerco di seguirli personalmente per aiutarli nell’inserimento e per far loro comprendere velocemente la mentalità e gli usi e costumi degli asiatici e successivamente per motivarli e farli crescere professionalmente. Spesso però, dopo due anni vanno via.

D. Succede lo stesso con gli altri Europei?

R. Assolutamente no. La maggior parte dei nostri Direttori e dello staff a livello Corporate proviene dall’Europa. Inghilterra, Germania, Svizzera, qui da noi ci sono moltissimi Europei.

D. Cosa suggerisce agli albergatori italiani per rimanere al passo con i tempi e rilanciare la sfida turistica nel nuovo millennio?

R. Miglioramento qualitativo dell’offerta, investimenti in tecnologie di comunicazione e soprattutto professionalità a livello risorse umane. A proposito, esistono in Italia delle buone scuole alberghiere? La maggior parte dei ragazzi che passano dalle nostre parti, provengono dagli Istituti Svizzeri; forse è il caso di riflettere.

Lasciamo l’Island Shangri-La di Hong Kong con un po’ di tristezza. Ci spiace dover ripartire e separarci da questo albergo straordinario. Ma ci dispiace soprattutto lasciare Angelini. Questo personaggio eccezionale ci accolti con tanta simpatia. e cordialità. Il suo modo di fare, allegro ma professionale, lascia comunque trapelare il carattere forte deciso, anche se, quando, immancabilmente, il discorso scivola sull’Italia, gli brillano un po’ gli occhi. E’ bello vedere come tanti nostri connazionali riescano a raggiungere posizioni di grandissimo prestigio fuori del nostro paese; tutto questo ci riempie di gioia e non possiamo che esserne orgogliosi.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati