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Un concorso storico

Di Francesco Cione, 29 Gennaio 2010

L’f&b supervisor del Carlton hotel Baglioni di Milano, Francesco Cione, traccia un breve resoconto dell’ultima edizione del prestigioso trofeo Nino Cedrini: storica competizione organizzata sulle sponde del Lago Maggiore e dedicata soprattutto alla valorizzazione dei barman emergenti.

Oltre 90 concorrenti tra emergenti lombardi, la categoria principe, e barman Aibes provenienti da molte regioni d’Italia. Sono questi i numeri dell’ultima edizione del trofeo Nino Cedrini, recentemente svoltosi presso il Regina Palace hotel di Stresa. Il concorso, giunto al suo diciottesimo appuntamento, affonda le proprie radici nell’ormai lontano 1992, quando il gruppo dedicato alla memoria di Nino, fondato dal past vice president Aibes Fabio Firmo, in collaborazione con la famiglia del barman scomparso, decise di istituire un trofeo a lui intitolato. Organizzato dalla sezione Aibes Lombardia e dal gruppo di lavoro della delegazione provinciale dell’Associazione italiana barmen e sostenitori del Verbano-Cusio-Ossola (Vco), il concorso si è sempre svolto, fin dalla sua prima edizione, tra le storiche mura del centenario Regina Palace, sull’incantevole sponda piemontese del Lago Maggiore. A Stresa, insomma, dove lo stesso Cedrini ha operato, a livello formativo, in occasione di un training centre dell’International bartenders association, tenutosi presso il glorioso istituto alberghiero Erminio Maggia, che da sempre collabora proprio con il gruppo Cedrini per la buona riuscita della manifestazione.
Venendo quindi alla cronaca dell’evento, la grande preparazione tecnica dimostrata dai concorrenti della categoria emergenti ha confermato, ancora una volta, l’altissimo profilo didattico dei corsi Aibes, da sempre punto di riferimento per gli operatori del settore. Dopo una lunga discussione, la giuria di degustazione, presieduta dal segretario di concorso Thomas Deste, ha così sancito la vittoria di Stefano Zara di Pavia, che ha meritatamente conquistato il trofeo emergenti Nino Cedrini, mentre il cocktail contest riservato agli studenti dell’Ipssar Maggia è andato a Manuel Olivieri. A salire sul gradino più alto del podio della competizione riservata alla categoria Aibes è stato, invece, Luca Angeli della sezione Valle d’Aosta, con il suo drink Nana.
Ma, al di là della competizione in senso stretto, l’appuntamento di Stresa di quest’anno è stato testimone di un gesto carico di significati, paragonabile a quello di una vera e propria investitura ufficiale. Firmo ha infatti chiamato a sé l’incredulo e commosso giovane barman pavese Mattia Pastori, per consegnargli una delle spille Aibes possedute proprio da Cedrini: un simbolo, quest’ultimo, che contraddistingue da sempre i componenti del gruppo curatore dell’evento e che segna, di per sé, l’appartenenza allo stesso di chi lo possiede. Un gesto che fa capire, come non mai, quanto la passione per questo lavoro riesca a ricompensare con grande soddisfazione chi, come Mattia, si impegna quotidianamente nella propria professione.
L’appuntamento è stato, infine, naturalmente rinnovato alla diciannovesima edizione del trofeo Nino Cedrini, che vedrà novità importanti volte a valorizzare ancor più il lavoro dei giovani barman emergenti e non solo, in coerenza con i valori professionali che fanno riferimento alla storica figura di Nino Cedrini: barman d’altri tempi ma mai dimenticato.

La ricetta Aibes vincente: Nana

Ingredienti
Grand Marnier Cordon Rouge (distribuito da Campari) cl. 2, Figue Monin (distribuito da Velier) cl. 1, Sake Nihonshu cl. 4.
Preparazione
Miscelare nello shaker e servire in una coppetta ghiacciata. Decorabile con ananas, daikon, buccia d’arancia, ribes e alchechengio.
Caratteristiche
Drink ideale a tutte le ore, dal tono morbido, dolce al palato e gradevolmente profumato, con sentori di scorza d’arancia e frutta secca.
Calorie: kcal ca. 105,6.
Alcool: vol. ca. 18%.

Chi sta dietro le quinte

Tra i promotori storici che negli anni hanno contribuito alla realizzazione del progetto a cura del gruppo Nino Cedrini, oltre a Fabio Firmo, dell’ormai storico Pozzo American bar di Pavia, ci sono anche barman del calibro di Alberto Fugulin, dello stesso Regina Palace hotel, di Fabio Padulazzi, del Grand Hotel des Iles Borromées, sempre di Stresa, di Carmine Lamorte, world champion al Martini Grand Prix 1988, di Osvaldo Bertuzzo, per anni dietro il banco bar dell’hotel San Rocco di Orta San Giulio, nonché di Sergio Berrini, storica figura dell’hôtellerie meneghina come barman dell’Hilton Milan, di Stefania Lodola, segretaria Aibes, e di Sandro Cedrini, figlio dello stesso Nino.

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