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Trasporto aereo: i trend del 2014

Il mercato dei cieli si muove verso un'ibridazione sempre più spinta dei modelli di business

Il mercato dei cieli si muove verso un'ibridazione sempre più spinta dei modelli di business

Di Marco Beaqua, 26 Febbraio 2014

Numeri in crescita, sia per il traffico passeggeri sia per la profittabilità delle compagnie aeree, con best performance per le aviolinee nordamericane, che nel 2014 saranno però finalmente affiancate, in questa tendenza positiva, anche da quelle europee. Una bella inversione di tendenza attende insomma il comparto del trasporto aereo, che si scrolla definitivamente di dosso il trend negativo degli ultimi anni, guardando con ottimismo al prossimo futuro. Lo ha rivelato, in un recente webinar Carlson Wagonlit Italia, intitolato «Outlook sul trasporto aereo 2014», il ceo di diciottofebbraio Aviation Advisory, e noto esperto del mercato, David Jarach. La sua analisi, che ha preso le mosse da un altro evento Cwt, il forum «Il business travel in movimento», ha quindi evidenziato cinque importanti macro-trend che, a sua detta, dovrebbero caratterizzare il mercato dei cieli globali nel 2014:

L’apertura delle compagnie low cost al lungo raggio.
Dopo la giapponese Skymark, che da marzo 2014 opererà un Tokyo-Los Angeles, anche la linea aerea Norwegian, grazie a nuovi Boeing 787 Dreamliner, si è assicurata slot da London Gatwick, da cui volare verso New York, Los Angeles e la Florida. In futuro si svilupperanno, in particolare, soprattutto i collegamenti sulle direttrici Europa-Usa ed Europa-Asia.

Lo spostamento delle compagnie no-frills verso gli aeroporti maggiori (anche in Italia).
Ryanair ha aperto una base a Fiumicino (con sei aeromobili, che diventeranno presto 16) e all’aeroporto di Bruxelles National; Easyjet opera dagli aeroporti di Napoli e Amburgo. È questa una serie di operazioni di avvicinamento delle low cost agli scali principali, destinata a moltiplicarsi nel prossimo futuro.

L’ibridazione dei modelli di business tra compagnie legacy e no-frills.
Le low cost stanno introducendo sempre più servizi ancillari, che permettono per esempio la scelta del posto, rendono meno rigidi i limiti sul bagaglio a mano e introducono servizi aggiuntivi. Allo stesso tempo, crescono i legami tra le compagnie tradizionali e i vettori low cost consociati, come sta accadendo, tra gli altri, a Lufthansa con Germanwings e ad Air France-Klm con Transavia, nonché come ha annunciato di fare la russa Aeroflot con Dobrolet.

La progressiva perdita di importanza dei vettori regionali
Sarà la crescente redditività dei grandi aerei, in grado di trasportare un numero elevato di passeggeri su rotte long haul (risparmiando ora carburante anche grazie ai nuovi componenti degli aeromobili), a togliere sempre più importanza ai vettori regionali.

La crescita costante delle compagnie del Medio-Oriente
Qatar Airlines, che beneficerà dell’apertura, ora davvero vicina, del nuovissimo aeroporto di Doha, nonché Emirates ed Etihad (quest’ultima protagonista principale delle trattative con Alitalia, ndr) saranno sempre più impegnate nel connettere l’Europa con l’Asia.

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