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Tassa di soggiorno: gettito a +15%: l’appello degli albergatori

L'Osservatorio di Jfc ha diffuso le stime per il 2025, che parlano di un ulteriore incremento del gettito dell'imposta, che dovrebbe superare quota 1 miliardo e 186 milioni. Gli albergatori chiedono l'applicazione della legge, che prevede che queste risorse siano usate per interventi a favore del turismo: "Le imprese e i turisti non siano solo un bancomat"

L'Osservatorio di Jfc ha diffuso le stime per il 2025, che parlano di un ulteriore incremento del gettito del

Di Job in Tourism, 9 Aprile 2025

Si profila un altro anno da record per gli incassi della tassa di soggiorno il cui gettito – prevede l’Osservatorio di Jfc, che monitora l’andamento dell’imposta – dovrebbe registrare un ulteriore incremento del +15,8% arrivando a quota 1 miliardo e 186 milioni di euro. E, sulla scia dei dati, torna l’appello degli albergatori perché gli incassi della tassa vengano usati, come previsto dalla normativa, per interventi in materia di turismo.

I numeri della tassa di soggiorno

Nel 2024 – ha certificato l’Osservatorio – l’incasso finale dell’imposta è stato pari a 1 miliardo e 24 milioni di euro, il 29,1% in più del 2023, quando ammontò a 793,5 milioni. Al Lazio il primato del gettito, con oltre 300 milioni di euro in confronto ai 189 milioni del 2023, seguito dalla Toscana, con circa 121 milioni di incassi rispetto ai circa 107 milioni del 2023, e dalla Lombardia, che nel 2024 ha introitato 114 milioni di euro circa contro i 93 dell’anno precedente, segnando un rilevante indice di crescita.

Se si guarda alle singole destinazioni, solo a Roma l’imposta ha prodotto 292 milioni di gettito, con un +61,2% rispetto all’anno precedente. Sul podio delle città d’arte anche Firenze, con un +9,9% di incassi complessivi pari a oltre 76,5 milioni di euro, e Milano, con circa 76,5 milioni e un +23,2% rispetto all’incasso complessivo del 2023. Tra le località balneari svetta sempre Rimini, con circa 14 milioni e un significativo +30,5% rispetto al gettito del 2023. In seconda posizione Sorrento, con circa 9,2 milioni e un ancor più rilevante +31,6, e al terzo posto Jesolo, con 5,7 milioni di euro.

La preoccupazione degli albergatori

Sulla scia dei numeri, si è tornato a discutere di un’eventuale destinazione degli introiti della cassa si soggiorno da parte dei Comuni per il finanziamento delle spese correnti. Un’ipotesi che ha subito destato la preoccupazione degli albergatori, che sin dall’entrata in vigore della tassa lamentano la mancanza di trasparenza delle amministrazioni locali nell’impiego di questi fondi.

“Da anni – hanno rimarcato con una nota comune Confindustria Alberghi, Assohotel e Federalberghi – le imprese attendono che vengano resi effettivi i principi sanciti dalla legge istitutiva dell’imposta di soggiorno, una tassa di scopo destinata a finanziare interventi in materia di turismo a sostegno di un settore che contribuisce alla economia ed alla occupazione del territorio. Malgrado questo le imprese del turismo e i turisti sono viste meramente come un bancomat. A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale – hanno ribadito – chiediamo di tutelare il settore e investire per la competitività delle imprese e dei territori”.

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