Claudio Meli, da vent’anni alla guida dell’iconico THE PLACE Firenze, è stato nominato – unico candidato italiano – in una rosa di cinque general manager internazionali come “Hotelier of the Year 2023”, il prestigioso riconoscimento assegnato dal network internazionale Virtuoso, che lo scorso anno ha premiato Valentina De Santis del Grand Hotel Tremezzo.
“Dopo 30 anni di carriera nell’hôtellerie – ha commentato Meli – tanti bellissimi riconoscimenti internazionali, essere nominato per un premio così importante è una grandissima gioia e stimolo per me e per il mio eccellente team, senza il quale non avrei mai potuto concretizzare le mie idee di un’ospitalità disruptive divenuta un case history”.
THE PLACE, punto di riferimento
“La visione di Meli del fare ospitalità è da sempre chiara e definita: la ricerca di un rapporto fortemente umano e diretto con l’ospite, caratteristica imprescindibile dell’alta ospitalità, lo studio custom–made di ogni dettaglio e una visione décontracté e al contempo di altissima qualità del servizio”, ha commentato anche il gruppo alberghiero The Hospitality Experience del quale THE PLACE Firenze fa parte. “La sua magistrale guida e la grande determinazione nella sua professione, unita dalla scelta di un team di lavoro d’eccezione, ha portato questo indirizzo della collezione The Hospitality Experience a un posizionamento unico in una delle città più amate d’Italia, rendendo THE PLACE Firenze un punto di riferimento di nicchia dell’alta ospitalità, italiana e internazionale”.
Un approccio umano al luxury
“Il segreto del successo di una Casa come THE PLACE – ha aggiunto ancora Meli – sta proprio nell’approccio molto umano verso l’ospitalità 5 stelle, in modo naturale. Un esempio su tanti che fa parte dei nostri brand pillars: non facciamo mai un check in ai nostri ospiti (che non chiamiamo clienti, perché qui sono davvero ospiti a casa di amici), perché qui accogliamo persone, per cui diamo loro un welcome come faremmo accogliendo nostri amici o parenti nella nostra Casa privata, ci sediamo con loro e iniziamo a parlarci per conoscerli. Sempre non in maniera standardizzata e quindi capendo le esigenze degli individui che abbiamo davanti a noi. Infatti è bellissimo vedere come dopo solo mezz’ora dopo il loro arrivo a THE PLACE chiamino il team per nome e si sentano già come repeater guests“.
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