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Il nuovo corso dell’Ampi

Condivisione, crescita e giovani sono le tre parole d’ordine per il prossimo futuro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani

Condivisione, crescita e giovani sono le tre parole d’ordine per il prossimo futuro dell’Accademia Maestr

Di Job in Tourism, 9 Luglio 2021

Condivisione, crescita, giovani: sono queste le tre parole chiave del programma di Ampi per il prossimo futuro. L’Accademia Maestri Pasticceri Italiani, forte di un nuovo Direttivo, riparte con slancio e grandi ambizioni. Il nuovo Direttivo delinea le linee guida e gli obiettivi per un nuovo corso che parte da una profonda, e non priva di tensione, riflessione interna chiesta a gran voce dalla maggioranza dell’Assemblea.
Il mondo cambia e dunque anche l’Accademia ha voluto mettersi in gioco, chiedendo ai precedenti vertici un cambio di passo, convinta che oggi più che mai sia necessario agire tutti insieme e porre al centro dell’attenzione non solo la figura del pasticcere nella sua essenza manuale, ma il pasticcere inteso nella sua forma più ampia, dal punto di vista della cultura e dell’etica professionale.
“Nelle ultime settimane siamo stati impossibilitati a poter far sentire la voce di Ampi in quanto non c’è mai stato un passaggio di consegne ufficiale dalla vecchia dirigenza a quella nuova, e ciò ha provocato un vuoto gestionale a cui abbiamo dovuto dare priorità per colmarlo – spiegano dall’Accademia -. Il Consiglio Direttivo e l’ufficio di presidenza, dal momento del loro insediamento, hanno lavorato incessantemente per riportare ordine e ricostruire uno storico che a tutt’oggi non è stato consegnato dalla precedente segreteria”.
Adesso è tempo di ripartire, come dichiara il nuovo presidente, Salvatore De Riso: “Il tempo delle polemiche è finito. Ora occorre ripartire con slancio ed entusiasmo. Il passato deve essere occasione di riflessione e apprendimento ma non ci deve impedire di proseguire nel lavoro per il raggiungimento di quello che tutti noi riteniamo sia il vero scopo di Accademia: essere la casa della grande pasticceria italiana”.
Aggiunge il vice presidente Santi Palazzolo: “C’è moltissimo da fare. Siamo partiti da un nuovo assetto organizzativo interno, più strutturato, che prevede precise responsabilità. Questo permetterà ad Accademia di essere più ricettiva nei confronti degli stimoli provenienti dall’interno e dal mercato. Per esempio abbiamo istituito nuove commissioni interne e indipendenti l’una dall’altra che gestiranno la vita associativa. Riteniamo giusto porre una maggiore attenzione verso i giovani e tutte le figure professionali che ruotano attorno al mondo della pasticceria, e infine ma non per ultimo approfondire temi importanti quali il marketing, la gestione aziendale e la sicurezza alimentare. Una piccola, grande rivoluzione che non poteva non coinvolgere anche l’appuntamento annuale del Simposio”.
Come spiega anche l’altro vice presidente Paolo Sacchetti: “Stiamo lavorando affinché i simposi possano fornire nuova linfa e nuovi stimoli a tutti gli associati e che siano momenti di condivisione e formazione per una pasticceria contemporanea e all’avanguardia attenta alle esigenze dei consumatori”.

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