Ci sono delle cose alle quali non ci si può opporre.
Stavo guardando la partita di calcio, seduto sul divano, con mio nipote accanto (tre anni) e mi ha chiesto: “Nonno, quando sarai giovane giocherai a palla con me?”. E sì, ci sono cose inevitabili e naturalmente gli ho detto che purtroppo non sarei mai diventato giovane. “Perché?” Perché, perché, perché….
Ci sono altre cose però che, nella consuetudine, si possono modificare.
Mi è capitato tra le mani un catalogo di viaggi proposto da una catena della grande distribuzione e, curioso, ho cominciato a sfogliarlo. La Liguria era la prima regione suggerita e partiva con un albergo quattro stelle di Sestri Levante. Ho letto l’offerta: la descrizione dell’albergo, i servizi inclusi nel prezzo e poi quelli facoltativi. Qui ho avuto un momento di smarrimento, oltre al garage e al servizio spiaggia (logico) era inserita – quindi a pagamento – la cassaforte!
Capisco che in tempi di difficoltà si cerchi di aumentare i ricavi ancillari, ma questo mi sembra proprio troppo, in considerazione anche che l’albergo, in qualche modo, è responsabile dei beni dei clienti.
Continuando poi nella medesima pagina sono arrivato ad un albergo (sempre quattro stelle) che addebita un importo per la culla. È da molto che non ho dimestichezza con culle, però anche questo mi sembra esagerato e, proseguendo all’interno del catalogo, ho scoperto che molti alberghi applicano tale sovrapprezzo.
Parlavamo di cose immodificabili e cose che si possono cambiare; forse alcuni alberghi potrebbero fare una riflessione se alcune loro procedure possano essere aggiornate.
There are things that you cannot change.
I was watching the soccer match, sitting on the sofa, with my grandson (three years old) at my side, and he asked me: “Grandpa, when you are young, will you play ball with me?”. Well, certain things are inevitable, and I told him that unfortunately I would never become young. “Why?” Because, because, because….
Other things, however, can be changed in our habits.
I came across a travel catalogue proposed by a large distribution chain, and leafed through it out of curiosity. Liguria was the first region suggested, starting from a four-star hotel in Sestri Levante. I read the offer: the description of the hotel, the services that were included in the price, and then the optional services. Here I felt momentarily at a loss: in addition to the garage and the beach service (it makes sense) they also listed – to be paid extra – the safe!
I understand that, in times of difficulty, people try to increase ancillary revenues, but this seems definitely too much to me, also considering that a hotel is to some extent responsible for its guests’ properties.
Continuing on the same page, I found a hotel (again four stars) which charged for a baby cot. For a long time now, I have not been familiar with baby cots, but this, too, seems a little overdone to me. And going on in the catalogue, I found out that many hotels charge extra for it.
We were talking about things that are immutable, and things that can be changed. Maybe, some hotels could reflect about whether some of their procedures may be updated.
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