Un’altalena di prestazioni che non permette alle imprese di capire se la ripresa è davvero ricominciata, così da consentire un rilancio consistente degli investimenti nel settore dell’ospitalità. È questa la sintesi del primo semestre 2014 tracciata da Federalberghi sulla scorta dei dati elaborati mensilmente dal proprio osservatorio. L’andamento a saliscendi avrebbe connotato sia la domanda italiana, sia quella internazionale, con picchi che, per la componente domestica, sarebbero passati dal -4,3% di febbraio, rispetto allo stesso mese del 2013, al +7,7% e al +7,1% di aprile e maggio nonché, per quella straniera, dal -2,1% di marzo al +11,6% di aprile. La differente collocazione della Pasqua (a marzo nel 2013, in aprile nel 2014) e il lungo ponte che è andato dal 18 aprile al 4 maggio spiegherebbero peraltro, secondo Federalberghi, solo in parte le anomalie e l’instabilità del mercato. Nel complesso, dal 1° gennaio al 30 giugno si conferma comunque la prevalenza della componente estera su quella interna, con una quota di mercato che nel semestre si è attestata al 51,8% rispetto al 48,2% degli italiani. In generale, i primi sei mesi dell’anno hanno quindi registrato un +2% di presenze complessive, con gli stranieri ancora in crescita (+ 2,3%) e un segnale di recupero dei clienti italiani (+1,8%), seppur non sufficiente a recuperare le contrazioni degli anni passati.
Hôtellerie in saliscendi nei primi sei mesi dell’anno
Di Marco Beaqua, 31 Luglio 2014
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