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Hotel mit Charme: i progetti di crescita

Alla guida di sales & operations del gruppo c’è Massimiliano Marinaro, classe 1996, che ci racconta la storia di una passione alimentata con impegno

Alla guida di sales & operations del gruppo c’è Massimiliano Marinaro, classe 1996, che ci racconta la sto

Di Job in Tourism, 30 Luglio 2021

La passione per il travel e l’ospitalità nasce nell’azienda di famiglia, per poi portare a ruoli di responsabilità a 25 anni, un’età di per sé giovane e forse ancor di più per gli standard italiani di carriera. Questa è la storia di Massimiliano Marinaro, classe 1996, che oggi dall’Alto Garda ha traghettato in una delle ore più buie del turismo il Garda Hotel Forte Charme, e non solo. Marinaro, infatti, che della struttura di Torbole è hotel manager durante la stagione di apertura da marzo a novembre, ricopre anche il ruolo di sales & operations manager di Hotel mit Charme, marchio alberghiero di cui fa parte la struttura e che conta altre tre strutture e due ristoranti tra Garda e Austria.

Tutto parte dalla Michelangelo International Travel, operatore travel specializzato in gruppi in cui lavorano 85 persone e in cui Massimiliano era planning & operation Specialist e si occupava di reparto Mice. “Circa 7-8 anni fa c’è stata una diversificazione con l’arrivo della parte alberghiera e il lancio del marchio Hotel mit Charme, diventato poi società a se stante. Dopo la laurea in Economia e Management a Bolzano (in trilingue) ho deciso dunque che volevo occuparmi della parte alberghiera nel mio percorso – racconta – . Sicuramente ho avuto la fortuna di poter scegliere. Ho anche frequentato il Master in Management in hôtellerie della Business School del Sole-24 Ore e studiato revenue”.

Domanda: Quanto è diverso il lavoro in hotel da quello in un tour operator e quali punti in comune invece si possono ritrovare?
Risposta: “In Michelangelo International Travel mi occupavo di pacchetti di viaggio e vendite b2b, ora invece al back office e alle vendite ho affiancato la parte di lavoro sul campo in un’attività a 360 gradi.
Per quanto riguarda il bagaglio di professionalità che ho portato con me, sicuramente il provenire da un’azienda strutturata mi ha dato la giusta forma mentis per un marchio giovane come Hotel mit Charme in cui è stato necessario creare tutto, dalle figure di riferimento ai reparti. Dunque la mia esperienza precedente è stata molto utile per organizzarla in maniera ordinata e darle una struttura solida pronta all’espansione, che abbiamo in cantiere di fare”.
E poi devo dire che è stata una sfida: ritrovarsi subito in ruoli decisionali, con un budget in mano, mi ha conferito tanta responsabilità ma anche un po’ ti timore. Ho lavorato per conquistare la fiducia dei collaboratori e dimostrare loro le mie competenze, nonostante la giovane età, anche di fronte a personale con tanta esperienza alle spalle”.
Sono contento perché quando si agisce con sincerità, anche ammettendo di essere in un ruolo in cui tu stesso devi ancora imparare qualcosa, gli altri lo capiscono e ti vengono incontro.
Bisogna essere i primi a fare i sacrifici in prima persona, e dimostrarlo. Certamente occorre far lavorare le persone nel modo e contesto corretto e con il giusto riscontro. E la cosa importante è conoscere chi è nel tuo hotel, si è tutti parte di una catena”.

D. Che bilancio si può fare di questo anno e mezzo di pandemia?
R. “La nostra carta vincente è stata quella di comportarci come sempre, senza modificare le tecniche di vendita e mantenendo la nostra linea e il nostro rapporto qualità-prezzo, anche perché cambiare la politica dei prezzi non è certamente la scelta migliore in questo periodo.
Già da fine maggio tutti gli hotel sono aperti e operativi e fortunatamente anche l’occupazione è alta. La clientela è prettamente di lingua tedesca e si conferma anche ora all’85%, per loro venire qui è come essere a casa. Il restante 15% si divide tra le altre nazionalità, abbiamo anche gli italiani anche se direi che non c’è stato un incremento sostanziale. Sicuramente serve essere flessibili e andare incontro al cliente”.

D. Come è stato gestito il personale?
R. “Anche sul fronte del personale è stato l’anno più difficile, con la stagione incerta abbiamo lavorato per dare loro garanzie e mantenere lo staff. E devo dire che gran parte del personale dell’hotel si è confermato. Sui ruoli interessati dal normale cambiamento fisiologico è stato più difficile reperire nuove risorse, soprattutto in cucina, settore tra i più complessi, perché tra le chiusure e le incertezze le persone si sono rivolte ad altri settori. Non è stato facile ma adesso siamo a regime”.

D. Quali programmi ha per il prossimo futuro?
R. “Intanto vorrei riuscire a fare una stagione “normale”, spero nel prossimo anno da marzo a novembre e naturalmente punto anche alla stagione invernale in Austria.
E poi, il marchio è in espansione, giovane e con voglia di fare: ci saranno nuove aperture anche altrove, il lago di Garda e l’Austria sono basi molto buone, ma ora vogliamo pensare ad altre località, montagna ma anche mare, anche con l’obiettivo di coprire i buchi di stagionalità e avere la copertura sulla totalità di 365 giorni all’anno. E per quanto riguarda me, mi piacerebbe nei prossimi anni occuparmi anche di queste nuove aperture e della parte manageriale, in ruoli meno operativi e più di strategia”.

Hotel mit Charme
Del gruppo fanno parte quattro strutture, due sul Lago di Garda e due in Austria. Sono il Garda Hotel Forte Charme, 4 stelle con 59 camere a Nago-Torbole (Tn), hotel di charme, sportivo, dinamico, prevalentemente per adulti, coppie e amici; Residence Monica, 42 appartamenti a Riva del Garda (Tn), con molti spazi comuni e un grande giardino, prevalentemente per famiglie; Alpenhotel Weitlanbrunn, 88 camere a Sillian (Austria), resort per famiglie, con miniclub, acquapark, molti spazi esterni; Hotel Alpenhof, 84 camere a Sankt Jakob i.D. (Austria), hotel di charme, sportivo, dinamico, prevalentemente per adulti, coppie e amici. Completano l’offerta i ristoranti: Al Fortino Bike Bar & Food a Nago-Torbole (Tn), di fronte all’Hotel Forte Charme, prevalentemente per sportivi e ciclisti, con menù giornaliero e serale, e il Ristorante gourmet Peter Brunel ad Arco (Tn), una stella Michelin, locale di alta cucina capitanato dallo stesso chef Peter Brunel.

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