www.campanile.com
«Che cosa determina il successo di un hotel? Non esiste una ricetta magica, questo è il difficile, però si possono stabilire alcune priorità. In prima istanza l’ubicazione. Poi le risorse umane, ossia il tipo di accoglienza: se non c’è un team affiatato, tutto il resto può anche essere perfetto ma non funziona. Infine il design e la tecnologia»: è questa l’opinione di Yann Caillere, nuovo presidente di Louvre Hotels, intervistato durante l’inaugurazione del Campanile Torino-Rivoli, il terzo italiano del marchio dopo Padova e Moncalieri.
La nuovissima struttura è in posizione strategica, a circa 25 chilometri dall’aeroporto di Caselle, a un chilometro dall’uscita della tangenziale che porta alle principali autostrade, a venti minuti dal centro di Torino.
Il Torino-Rivoli è un esempio del nuovo standard Campanile. Design semplice, gradevole, colori caldi e riposanti, camere piacevoli e bagni molto curati. L’équipe molto cortese è diretta da Domenico Benente, che guida anche il Moncalieri, nella città dov’è nato. Lavora quindi nel suo territorio, mentre professionalmente è cresciuto all’interno del Gruppo. «Mi sento molto a mio agio – conferma -. Nel corso della mia carriera ho sviluppato una visione a 360 gradi dell’azienda alberghiera, in particolare nel food and beverage. Il buon rapporto con il territorio si può considerare un valore aggiunto e aiuta a inserire la struttura nella realtà locale, difatti il Rotary ci ha scelto come sede. Il nostro target di clientela è in massima parte business, ma contiamo di sviluppare anche il segmento leisure puntando molto sulla ristorazione e sugli itinerari turistico-gastronomici che qui nei dintorni sono numerosi e interessanti: castelli, parchi, piste di sci, oltre naturalmente ai locali dove degustare le ottime specialità piemontesi».
Una delle carte vincenti del Campanile Torino-Rivoli vuol essere l’ottimo rapporto qualità-prezzo, tipico di questo brand, come sottolinea Caillere. «Dare ottimi servizi nella categoria economica, o in altre parole proporre un alto livello di comfort a prezzi competitivi: questa è la nostra filosofia. Il brand Campanile nasce dall’evoluzione del tipico auberge francese, che era una locanda a conduzione familiare, a prenotazione diretta. Negli ultimi trent’anni questo modello di hotel si è ovviamente trasformato, adeguandosi ai tempi».
Il brand Campanile in Francia conta 330 strutture, in tutta Europa 395. Ora in progetto c’è un’ampia espansione nel sud Europa, in particolare in Italia, spiega Jordi Pous Alvarez, direttore Sud Europa di Louvre Hotels, la compagnia nata dalla fusione di Concorde Hotels, marchio di prestigio della casa madre Société du Louvre, con Envergure, marchio economico. Una fusione che ha comportato numerosi cambiamenti, spiega Caillere: «Siamo in una fase di grande trasformazione, e lavoriamo molto sul branding. Era un gruppo molto familiare con due divisioni separate, ora dobbiamo organizzare un unico gruppo alberghiero. Stiamo cambiando tutto il sistema di commercializzazione, la pubblicità, la distribuzione e il sito internet. Penso che la struttura organizzativa sarà completata entro il prossimo mese di giugno».
Prima di entrare in Louvre Hotels nello scorso ottobre, Caillere era direttore di Eurodisney, e in precedenza ha diretto hotel di varie compagnie, fra cui Accor e InterContinental. C’è ovviamente qualche differenza fra la direzione di un hotel e quella di una grande compagnia: «Una bella sfida, devo capire bene il mercato, ma certo è che nell’attuale difficile situazione occorre salire sul podio, stare fra i primi tre».
Crescono gli auberge nel sud Europa
Di Floriana Lipparini, 29 Aprile 2005

Articoli Correlati
Comments are closed