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Come l’argento alle Olimpiadi

Di Floriana Lipparini, 26 Novembre 2004

“Mi sento un po’ come se avessi vinto l’argento alle Olimpiadi. Sono davvero onorato di questo riconoscimento così prestigioso”, confessa Palmiro Noschese. Il general manager del Meliá Roma Aurelia Antica, da qualche giorno anche area director of operating Italia di Sol Meliá per il centro sud e la Sardegna, è stato selezionato fra i tre finalisti nella categoria Direttori d’albergo ai Worldwide hospitality awards 2004.
“Questo per me è stato davvero un anno fortunato, ricco di soddisfazioni”, aggiunge il quarantunenne direttore di origine salernitana, che ha già alle spalle una ventennale carriera nel mondo dell’ospitalità. “Quando ho ricevuto l’application form per candidarmi a questo premio, perché no?, mi sono detto, ma non immaginavo di arrivare in finale. E invece il mio curriculum, un ritratto completo con gli studi, le specializzazioni, le esperienze professionali, i risultati conseguiti, la filosofia manageriale che ho seguito, evidentemente ha convinto la giuria”.
Il Worldwide hospitality award viene promosso da Mkg Consulting, società di consulenza marketing internazionale specializzata nel settore turistico-alberghiero. Il premio conta su un advisory board specializzato e si avvale ogni anno delle competenze di una giuria internazionale composta da qualificati rappresentanti dell’industria turistica e del mondo della comunicazione. Presidente della giuria, Bernard Lambert, direttore generale della Société des Bains de Mer.
Numerose sono le categorie prese in esame, come ad esempio la strategia di marketing più innovativa, la miglior iniziativa in favore dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, l’innovazione. I criteri adottati per selezionare i candidati riguardano le performance economiche, lo sviluppo, le iniziative commerciali e manageriali, ma anche la soddisfazione del cliente, la sicurezza sotto ogni punto di vista e il rispetto dell’ambiente. Per ciascuna delle categorie, la giuria internazionale composta da 41 persone seleziona solo 3 candidati. Ai 3 finalisti vengono assegnati i diplomi e a uno di essi il trofeo.
“A questa gara da Oscar si sfidano le più importanti compagnie alberghiere internazionali, diciamo pure il gotha mondiale”, prosegue Noschese. “Si può quindi immaginare la mia emozione quando ho ricevuto il premio nella bellissima serata svoltasi all’Hotel Hilton Suffren di Parigi. Devo un ringraziamento particolare anche a Sol Meliá per avermi dato la possibilità di esprimere le mie capacità e mettere in pratica le strategie premiate dalla giuria internazionale”.
Dopo questo traguardo, lo aspettano compiti impegnativi: due aperture in Sardegna e il nuovo Sol Meliá 5 stelle a Roma, davanti al Gianicolo. Se gli si chiede quali siano stati a suo giudizio gli elementi principali che gli hanno permesso di raggiungere il successo nella carriera, non ha dubbi: “Il sostegno della mia famiglia e la collaborazione del mio team”, risponde. “E naturalmente alcuni aspetti del mio carattere: la tenacia, la lungimiranza, la facilità di relazione e un grandissimo entusiasmo per il lavoro che mi spinge sempre a consolidare quello che è stato realizzato di positivo per andare oltre. Difatti io non considero questo un traguardo, ma un punto di partenza”.
Evidentemente fu “galeotto” l’intuito che lo spinse giovanissimo a scegliere la strada dell’hôtellerie, invece degli studi di ragioneria come sperava la famiglia, anche perché lavorare nel turismo era anche un modo per soddisfare il grande desiderio di viaggiare. “Questo è il lavoro più bello del mondo e poterlo svolgere è una vera fortuna”.

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