Dopo quella della scorsa estate di Federalberghi, subito prima di Natale è arrivata la firma al rinnovo del contratto di categoria anche da parte dell’altra associazione datoriale maggiormente rappresentativa per il settore alberghiero, quella di Aica – Associazione Italiana Confindustria Alberghi che, insieme Federturismo Confindustria, ha raggiunto l’intesa per il rinnovo del CCNL del Turismo con le organizzazioni sindacali Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL.
Cosa prevede il rinnovo
Frutto di una una lunga e complessa negoziazione, il nuovo CCNL – che ha validità triennale a partire dal 1° gennaio 2025 – introduce “soluzioni innovative e sostenibili, assicurando un adeguamento graduale delle retribuzioni ai dipendenti e preservando l’equilibrio economico-finanziario delle aziende in un contesto ancora fragile per il comparto turistico, reduce dagli effetti della pandemia e da una congiuntura economica globale con luce e ombre”, spiegano da AICA.
Sul fronte economico si prevede un incremento della paga base di euro 200 sul livello C2 da erogarsi in 4 tranche e in 5 tranche per le imprese di viaggi, turismo e congressi. Prevista, inoltre, un’indennità onnicomprensiva una tantum di 450 euro (320 euro per le imprese di viaggi, turismo e congressi) a copertura del periodo intercorrente tra la data di interruzione del negoziato di luglio scorso e la data di erogazione della prima tranche di aumento economico.
L’accordo riforma, poi, il sistema della bilateralità con l’obiettivo di dare risposte concrete alle imprese e ai lavoratori anche nei territori non coperti da un ente bilaterale territoriale e introduce importanti innovazioni sul fronte della lotta alle discriminazioni, alle molestie e alla violenza di genere. Sono previsti, infatti, ulteriori tre mesi di congedo oltre le previsioni di legge, da riconoscere alle lavoratrici vittime di violenza inserite nei percorsi di protezione certificati, con il diritto alla corresponsione di una indennità corrispondente all’ultima retribuzione e il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e la possibilità di essere trasferita ad altra unità produttiva
La parte normativa
Sulla parte normativa – ricordano i sindacati – “significativo è l’intervento sull’esternalizzazione dei servizi di pulimento e riassetto delle camere e altri servizi, estendendo la procedura per il confronto sindacale prevista per la prima esternalizzazione anche ai successivi cambi appalti, garantendo il trattamento normativo e economico del contratto nazionale del settore sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative del settore”. Prevista, per la prima volta, è anche una norma per l’internalizzazione di tali servizi (insourcing).
Welfare e pari opportunità
Ampio spazio è dedicato alla tutela della genitorialità, con la disciplina dei congedi di maternità, dei riposi giornalieri e dei congedi parentali che saranno computati nell’anzianità di servizio ai fini dell’integrale maturazione e corresponsione della quattordicesima mensilità senza comportare riduzione di ferie e permessi retribuiti.
Sulle pari opportunità, in conformità alla normativa UE in tema di parità di genere, “le parti concordano sulla possibilità di istituire nelle aziende con più di 50 dipendenti la figura denominata ‘Garante della Parità’, demandando la materia al secondo livello di contrattazione”, sottolineano ancora i sindacati.
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