La provincia di Ancona è caratterizzata da validi insediamenti industriali e da diversi poli di medie e grandi superfici commerciali che servono tutti i comuni dell’area, in particolare il capoluogo, che ha visto nascere “strade mercato” con attività commerciali specializzate. Il territorio è attraversato da due assi di alta viabilità:
il tracciato dell’A14 Bologna-Taranto, in procinto di essere valorizzato entro il 2010 con nuovi caselli, in particolare Ancona Ovest, che collegherà l’autostrada direttamente con il porto di Ancona, per gestire il traffico pesante proveniente e/o diretto allo scalo portuale;
il tracciato est-ovest, in direzione Roma, interessato da un intervento di potenziamento che troverà il fulcro nel noto comprensorio industriale di Fabriano.
Lo sviluppo dei distretti industriali comporterà lungo l’asse Falconara-Jesi-Fabriano la costruzione di magazzini di stoccaggio, collegamenti alla linea ferroviaria, piastre commerciali e soprattutto strutture ricettive. A Falconara è inoltre prevista una nuova fiera di 70 mila metri quadrati, accanto all’aeroporto, anche da concedere in gestione all’ente fiera di Rimini che già gestisce eventi come Globe 07 presso la nuova sede fieristica di Roma.
C’è poi la novità rappresentata dal porto di Ancona, con la forte crescita nel trasporto passeggeri, tramite i traghetti di linea, soprattutto verso Grecia e Croazia, valsa quest’anno la cifra record di oltre 1,5 milioni di passeggeri. Sono in discussione progetti di riconversione del waterfront, la cerniera porto-città, per dare anche ad Ancona un rilancio come quello di Genova. È stata fondata una società mista pubblico-privata per gestire il recupero dell’area intervenendo sulle mura storiche del porto, destinando in nuovi spazi i traghetti, ridefinendo la destinazione di vari immobili, residenziali, culturali, commerciali e ricettivi.
La realtà alberghiera di fascia business della provincia marchigiana è di categoria mid-scale all’italiana, non si disdegna esporre le 4 stelle, la conduzione è però tipicamente familiare, basata su un core business che non è quello alberghiero, ma è l’attività di ristorazione. Qui la vendita delle camere è affidata commercialmente solo al passaparola, per una clientela business proveniente nella quasi totalità dal Centro-Nord Italia.
Assenti attorno alla città di Ancona brand internazionali, non molto pronunciate le strategie di marketing, si registra un approccio al mercato legato molto all’imitazione imprenditoriale. Dunque c’è spazio per un posizionamento di mercato di fascia alta, anche per fornire servizi congressuali e spazi multifunzionali per eventi di immagine. Possibile anche lanciare segnali e offerte alla clientela leisure, nei suoi segmenti di turismo individuale (cultura, teatro, concerti, opera, ma anche enogastronomia, natura, mare) e di turismo organizzato (religioso, in particolare con Loreto, e grand tour).
Ad Ancona waterfront in rilancio
Di Stefano Lombardini, 29 Settembre 2006
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