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Stefano Leone: da Uovo a Pulcino

Di Stefano Leone, 5 Ottobre 2001

Mentre mio padre guidava scendendo il tortuoso e magnifico Passo del Sempione il mio cuore batteva forte, e non certo per l’altitudine: a Briga, nel cantone tedesco ed a sole due ore dalla mia casa di Milano, avrei dovuto vivere da solo, parlare e studiare in inglese. La bellezza e grandiosità delle montagne circostanti, però, mi rasserenavano poiché le pinete, i prati verdi ed i torrenti cristallini che corrono tra le valli svizzere mi ricordavano di quando, da bambino, vivevo la mia estate in Valtellina. Ma cosa è successo fra quel giorno ed il giorno nel quale ho ritirato la mia laurea, ora racchiusa in una cornice di legno di noce? Semplicemente è stato il periodo più bello di tutta la mia vita, almeno sino ad ora. University Center Cesar Ritz (UCCR): se siete alla ricerca di un corso di laurea all’estero nel settore del management turistico-alberghiero, questa è sicuramente una delle scelte più azzeccate e complete che possiate fare. Il programma prevede infatti due fasi distinte, ma integrate: la prima si conclude con il conseguimento dell’Higher Diploma svizzero in Hotel Management, mentre la seconda con il Bachelor of Arts in Hotel and Rastaurant Administration rilasciato dalla prestigiosa Washington State University. Il corso ha la caratteristica di presentare il massimo equilibrio tra teoria e pratica, di essere concentrato ed intenso e di conciliare la famosa educazione ed esperienza svizzera nel campo alberghiero e turistico con l’organizzazione manageriale americana. Si inizia, quindi, in cucina e servendo ai tavoli per poi finire addentrandosi fra maledette formule statistiche in Excel, complicate ricerche di marketing, leggi e regolamenti americani ed europei: inoltre occorre aver concluso uno stage di 1.000 ore, circa otto mesi, in un albergo ovunque nel mondo. La mia avventura ha avuto inizio in una bellissima mattina di maggio del 1998. Certo ho studiato intensamente, oserei dire come una bestia: giorni e notti sui libri o al computer portatile per preparare ricerche impossibili, presentazioni ed esami, ma le materie erano così interessanti, i corsi così intensi e gli insegnanti così disponibili che il peso dello studio scivolava sulle mie spalle insieme ai mesi. E poi non ero solo, ma con altri studenti provenienti da tutto il mondo, competitivi e motivati, ma prima o poi tutti amici. Così siamo stati come una famiglia e la voglia di “arrivare” tutti insieme non è mai mancata: ho imparato a comunicare, a conoscere nuove culture, modi di vita e valori, a rispettare profondamente gli altri ed a farmi rispettare. In quel periodo l’Università è cresciuta d’importanza e si è anche innalzata di un piano: anche noi siamo cresciuti con essa, mentre Briga ci guardava curiosa e cresceva il rispetto e l’amicizia tra abitanti e studenti. Sono anche stato nominato Presidente della branch svizzera della società onoraria americana Eta Sigma Delta, della quale fanno parte i migliori studenti delle Università Internazionali del settore turistico: i miei impegni si sono quindi moltiplicati in modo a dir poco impressionante ed ho organizzato una serie d’eventi sociali e culturali di interesse, devolvendo i fondi ottenuti in beneficenza. Ma non sono certo mancati week-end rubati allo studio sciando nel Vallese tra Zermatt, Sasfé e Crans Montana, passeggiate, arrampicate e picnic nella natura incontaminata, favolose giornate di pesca sui torrenti d’alta montagna alla ricerca della più combattiva tra le trote fario; non sono mancate notti di festa dedicate a brindare ai nostri successi o gelide birre in uno dei numerosi pub locali per superare qualche piccolo incidente di percorso. Ho poi lasciato la mia ormai adorata Briga per il Grand Hotel Villa d’Este, a Cernobbio sul Lago di Como, presso il quale ho compiuto il mio stage: le sue radici affondano in un parco da sogno che richiama tradizione e bellezza, e la maestosa struttura ed i panorami mozzafiato danno un senso d’intramontabile grandezza a questa reggia che si specchia nelle acque del lago più romantico del mondo. E, quindi, lusso, sfarzo, clienti importanti, ricchi e famosi: anche per loro è impossibile non innamorarsi di questo luogo. Ed a proposito di innamorarsi, tornato a Briga per la seconda fase che è poi terminata con la laurea, un sorriso tedesco mi ha fulminato alla sprovvista mentre bevevo un espresso al bar dell’università: mi raggiungerà a dicembre dopo avere terminato il mio stesso programma di studi. Già, perché a marzo 2001 mi sono trasferito a Londra dopo aver vagliato varie proposte giunte da Hotel sparsi in tutta Europa: ho vinto un Management Training tra numerosi studenti internazionali e, ormai da otto mesi, lavoro al Savoy, uno degli alberghi più rinomati e famosi del mondo. Tante sono ora le possibilità e più ancora i miei sogni e progetti. Da Uovo a Pulcino: il seguito alla prossima puntata.

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