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Lungarno Collection sbarca nel cuore fashion di Milano

Sarà restituito alla città il complesso seicentesco dell’ex Seminario arcivescovile con un hotel Portrait, ristoranti, boutique e spazi wellness

Sarà restituito alla città il complesso seicentesco dell’ex Seminario arcivescovile con un hotel Portrait

Di Mariangela Traficante, 20 Gennaio 2020

Gli hotel della famiglia Ferragamo sbarcano a Milano. Dopo Firenze e Roma Lungarno Collection debutta all’ombra della Madonnina e lo fa portandovi il concept sul quale si stanno concentrando gli investimenti: il Portrait.
“Il 2014 è stato un anno di svolta: abbiamo deciso di coniare il brand Portrait, che già esisteva a Roma come struttura di 14 suite, portandolo in un prodotto Lungarno a Firenze (che oggi conta 37 suite, ndr). Abbiamo lavorato a tutti i livelli su questo concept, un prodotto coniato sulla destinazione”, spiega Cristina Fogliatto, direttore comunicazione e immagine Lungarno Collection, che ci anticipa come sarà il progetto di Milano, dove le insegne Portrait arriveranno tra fine 2020 e inizio 2021 su un luogo storico della città rimasto troppo a lungo chiuso e forse sconosciuto ai più: l’ex Seminario Arcivescovile.
Il nuovo Portrait meneghino sorgerà infatti nel cuore del fashion district milanese, al numero 11 di corso Venezia, in quello che era il seminario arcivescovile (risalente al Sedicesimo secolo) ma che è stato un luogo rimasto chiuso per tanti anni. “Sarà un’apertura speciale per la città, le restituirà un monumento importante”. Dall’entrata barocca risalente al 1652 al grande chiostro di 3mila mq incorniciato da un doppio loggiato di colonne, l’intero complesso verrà restaurato e valorizzato, un gioiello architettonico rimasto nascosto ai più e che si spera attrarrà anche nuovi visitatori. Verrà inteso infatti come un grande spazio a disposizione non solo degli ospiti ma che si aprirà alla città e ai residenti, con una strada pedonale che porterà in via Sant’Andrea (con accesso anche da qui al civico 10) e l’arrivo, oltre che dell’hotel, anche di negozi, ristoranti, un centro wellness.
“L’edificio, di proprietà della Diocesi di Milano, verrà gestito da Lungarno grazie a un contratto di affitto a lungo termine: porteremo il nostro nome in città e cercheremo i partner giusti nel retail, f&b e benessere per costruire insieme esperienze firmate Portrait. Il lavoro è stato affidato allo Studio Michele de Lucchi per la parte strutturale ed architettonica e all’architetto Michele Bonan per quella artistica”.

Domanda. Come si può spiegare il concetto di Portrait?
Risposta. “Portrait è un esperimento perché cambia un po’ il modello tradizionale dell’ospitalità dal punto di vista organizzativo: la gerarchia classica viene destrutturata, la piramide diventa molto più bassa con la presa in carico, da parte dei collaboratori, di molte più attività in modo autonomo. Il nostro lifestyle team gestisce tanti ruoli diversi: i nostri ragazzi accolgono gli ospiti, si occupano del check-in, organizzano i soggiorni e consigliano prenotazioni o visite in città. Questo fa sì che le persone vengano molto più coinvolte nel sistema decisionale, e l’autonomia da questo punto di vista significa anche ridurre i tempi di attesa e avere sempre un ‘nome e cognome’ di riferimento per l’ospite. E aumenta anche l’engagement a livello dei singoli dipendenti”.

D. Come è nato?
R. “Come ogni buona ricetta succede sempre qualcosa per caso, penso sia stato complice il nostro Portrait di Roma, un edificio storico, con un ingresso discreto, un salottino per l’accoglienza ospiti che ci ha fatto rinunciare al bancone, e questa conformazione ha di per sé suggerito l’idea di un welcoming più accogliente, in cui entrare subito in contatto; da lì è seguito tutto lo sviluppo di una dinamica per seguire l’ospite al meglio”.
Non manca l’attenzione alla tecnologia in questa ricerca di contatto easy e personale, come con la figura dell’IT butler, specializzato nella gestione degli strumenti tecnologici e di supporto al cliente, per esempio nella compatibilità dei propri device personali con gli strumenti che trova in camera, in un’interazione sempre più presente e diffusa in hotel.

D. Cambia anche l’approccio sul fronte del personale…
R. “Portrait ha come mission quella di creare l’incontro tra il ritratto della città e quello del cliente: per far sì che questo avvenga in maniera veloce è importante entrare in contatto già prima del suo arrivo. I nostri dipendenti provengono poi da ogni parte del mondo, l’aspetto culturale è essenziale, il team è eterogeneo per avere una sensibilità in più su esigenze, usi e costumi, gusti e specificità. Però stiamo attenti a non rinunciare al ‘genius loci’: nel team ci sono sempre persone che conoscono e vivono la propria città, visitano i musei, provano i ristoranti che poi consiglieranno agli ospiti. Abbiamo anche esperienze che costruiamo direttamente noi.
Per il nostro personale organizziamo corsi di formazione con la nostra Portrait University, che unisce una parte teorica a una pratica, con l’affiancamento di chi fa parte del team da tempo, si tratta di staff giovani che creano sintonia e fanno squadra, per far respirare loro questo clima di collaborazione molto efficace”.
E per la nuova apertura milanese Lungarno Collection ha deciso di affidarsi anche a Tfp Summit per la ricerca dei candidati ideali.
Il progetto milanese assorbirà l’attenzione e gli investimenti del gruppo e per il resto non sono previste nuove aperture in casa Lungarno. “A Firenze abbiamo una realtà abbastanza diversificata e solida, con l’Hotel Lungarno, aperto nel ‘95, ristrutturato e rinnovato due anni fa, e che rimane un fiore all’occhiello, una proprietà che a livello di brand non poteva essere replicato in altre città perché è unico, un salotto sull’Arno. Il Gallery Hotel Art e il Continentale sono invece due prodotti giovani per stile, il primo ideale per il mondo fashion, per single, amanti dell’arte, l’altro, più piccolo, è il regno del total white dove una torre medievale è stata trasformata in qualcosa di assolutamente contemporaneo”.

D. Da dove arrivano i vostri ospiti?
R. “A Firenze circa metà della clientela è anglofona, proveniente da Usa, Canada, Uk, Australia. Per il resto contiamo su arrivi da Europa e Russia, ma credo cambieremo un po’ pelle quando saremo a Milano: Asia e Middle East stanno crescendo anche a Firenze ma credo che con l’arrivo a Milano si impenneranno, la nostra fortuna è essere immersi in destinazioni che sono anche brand molto potenti”.

Il Gruppo a Tfp Summit Milano
Lungarno Collection sarà tra le aziende protagoniste della prossima edizione di Tfp Summit a Milano, la job fair organizzata da Job in Tourism, per incontrare i candidati interessati ad entrare a far parte del team. “L’obiettivo della nostra presenza è quello di presentare il progetto di Milano e parlare del concept Portrait – spiegano dal gruppo -. Le selezioni dedicate inizieranno dal periodo di primavera in poi. Visto che si tratta di una nuova struttura siamo aperti a tutti i profili che potrebbero essere interessati al progetto, dalle figure front al f&b. Puntiamo sia a profili manageriali che operativi. Siamo aperti a tutti i candidati che mostreranno interesse verso questo progetto”.

Lungarno Collection
Nata nel 1995, Lungarno Collection è l’hotel management company di proprietà della famiglia Ferragamo, con Leonardo Ferragamo alla presidenza. Conta quattro luxury hotel a Firenze (Hotel Lungarno, Gallery Hotel Art, Portrait Florence e Hotel Continentale) e uno a Roma, il Portrait Roma, un boutique hotel di 14 suites a Via Condotti. A Firenze si trovano anche tre ristoranti (Borgo San Jacopo Restaurant, Caffè dell’Oro e The Fusion Bar & Restaurant), due bar (La Terrazza c / o Hotel Continentale e Picteau Lounge all’Hotel Lungarno) e una spa (White Iris Beauty Spa).

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