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Il web non è nemico delle agenzie

Di Marco Bosco, 16 Gennaio 2009

Presentato recentemente in occasione della convention Fiavet tenutasi a bordo della Costa Serena, l’Osservatorio della Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo (Fiavet) comincia a rendere pubblici i propri primi risultati. E lo fa cercando di dare il proprio contributo al processo di demitizzazione del web quale principale nemico dell’intermediazione: un assioma ormai considerato non più valido da molti operatori, consci del fatto che, da qualche tempo, la grande intermediazione internazionale ha cominciato a inserire il canale web tra gli strumenti di commercializzazione dei propri prodotti turistici.
Secondo quanto riportano i dati Isnart contenuti nella ricerca dell’Osservatorio, infatti, nel corso del 2008 il 24% dei pacchetti turistici proposti dai buyer internazionali sulle destinazioni mondiali sarebbe stato venduto via internet. Tra i paesi maggiormente attivi ci sarebbero, ai primi posti, il Belgio e l’Olanda, seguiti dalla Russia, dal Regno Unito, dalla Spagna e dai paesi scandinavi. Ma la novità più interessante è che dei pacchetti commercializzati via web in questi paesi, una quota elevata sarebbe riservata alle vacanze in Italia: il 27,3% di quelli venduti in Belgio e in Olanda, il 12,2% in Russia, il 10,9% nel Regno Unito e il 9,2% in Spagna. Inoltre sarebbero sempre di più le agenzie di viaggio che propongono al cliente offerte on-line, riservando poi il momento dell’acquisto al contatto diretto in agenzia.
«È la prima uscita del nostro neonato Osservatorio», spiega il presidente Fiavet, Giuseppe Cassarà, «ma i dati e le informazioni che ne scaturiscono si dimostrano già molto interessanti. L’idea alla base della nostra iniziativa è quella di aiutare il settore a meglio posizionarsi sul mercato. Senza dimenticare la possibilità di relazionarsi con i competenti organi di governo per far meglio comprendere le necessità della categoria e suggerire quale direzione prendere per la risoluzione dei problemi del nostro comparto».
Gli ulteriori contenuti della ricerca evidenziano anche come, durante il 2007, sia stato il 29,5% dei turisti italiani a rivolgersi alle agenzie di viaggio per la propria vacanza: il 21,3%, in particolare, acquistando un prodotto offerto direttamente dall’agente di viaggio (il 14,2% tramite catalogo e il 7,1% utilizzando altre proposte) e l’8,2% attraverso agenzie di viaggio on-line. Il 33,8% dei viaggiatori italiani si è invece messo direttamente in contatto con la struttura ricettiva, il 3,7% si è rivolto a una compagnia di trasporto e il 21% ha acquistato direttamente via internet. Scarsa, poi, la percentuale di quanti si sono rivolti ad altri canali, come, per esempio, le parrocchie, i cral, i circoli e le associazioni. Interessante, seppur ampiamente prevedibile, sottolineare, infine, come le quote di acquisto varino notevolmente a seconda della destinazione scelta: nel caso di mete internazionali la percentuale di vacanzieri che si sono rivolti alle agenzie supera, infatti, la metà del numero dei viaggiatori complessivi (il 50,8%), a fronte di un più modesto 18,8% tra chi ha deciso di rimanere entro i confini nazionali.
Relativamente ai tempi di prenotazione, inoltre, sembra essersi arrestato il fenomeno del last minute. Il che confermerebbe una tendenza già evidenziata in altre indagini recenti al riguardo. Il 29% degli italiani, infatti, ha prenotato la propria vacanza circa un mese prima della partenza, mentre per il 19% l’anticipo è stato di 60 giorni e per l’11,7% di tre mesi. Soltanto il 18,7% ha acquistato invece il proprio viaggio nei 15 giorni precedenti la data della vacanza e appena il 10,4% nell’ultima settimana. Le politiche di advance booking, lanciate negli ultimi tempi da molti tour operator, sembrano, quindi, avere il successo sperato.
La situazione parziale del 2008, infine, riferita al periodo compreso tra l’inizio dell’anno e la fine dell’estate, evidenzia, ancora una volta, il successo dell’advance booking: oltre la metà degli italiani (il 56%) avrebbe, infatti, prenotato in anticipo la propria vacanza. La percentuale di coloro che si sono rivolti alle agenzie di viaggio sarebbe invece del 25,2%, ma tale cifra salirebbe al 41,7% se riferita ai soli turisti partiti per una destinazione internazionale. «Quest’ultimo dato, in particolare, che conferma peraltro una tendenza già evidenziata nel 2007», conclude Cassarà, «dimostra quello che andiamo sostenendo da tempo: la trasformazione sempre più decisa dell’agente di viaggio da semplice bigliettaio a consulente di viaggio. Una convinzione, confermata anche da un altro risultato tratto dalla nostra ricerca: il cliente che acquista nelle agenzie di viaggio sarebbe, infatti, estremamente più soddisfatto della propria vacanza rispetto al turista individuale, sia in termini di rapporto qualità-prezzo, sia in merito alla tutela e alle garanzie assicurate dal contratto d’intermediazione».

Le destinazioni preferite da chi acquista in agenzia

Il turista tipo italiano, che si rivolge all’agenzia di viaggio cercando un’offerta dedicata a una destinazione internazionale, sceglie principalmente la Spagna, la Francia, la Grecia e l’Egitto (soprattutto il Mar Rosso), mentre crescono le destinazioni a lungo raggio, in particolare il Giappone, la Nuova Zelanda e la Polinesia. A rivelarlo, sono ancora i dati dell’Osservatorio, che sottolinea anche come, tra le regioni italiane, quelle maggiormente intermediate siano, invece, la Sardegna, la Sicilia, la Puglia, la Toscana, la Calabria e il Trentino Alto Adige. A essere acquistate on-line, infine, sono soprattutto le vacanze in Calabria, seguite da quelle in Sicilia, in Emilia Romagna, in Puglia e in Sardegna.

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