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Venezia e overtourism: arriva il “codice deontologico”

Il via libera al documento, arrivato dai player incoming aderenti a Fto, è il primo di questo genere sperimentato in Italia su iniziativa degli operatori stessi e punta a condividere con turisti e visitatori norme di comportamento per contrastare gli effetti dell'overtourism

Il via libera al documento, arrivato dai player incoming aderenti a Fto, è il primo di questo genere sperime

Di Job in Tourism, 14 Marzo 2024

Venezia ci prova. Per contrastare gli effetti dell’overtourism – dopo il via libera del ticket di ingresso deciso dall’amministrazione comunale, che entrerà in vigore a in via sperimentale a partire dai ponti di primavera, e dello stop ai gruppi superiori alle 25 persone – scendono in campo anche gli operatori. Per la prima volta in Italia, infatti, in Laguna è stata approvato nei giorni scorsi, da parte degli operatori incoming della destinazione aderenti a Fto, quello che è stato definito un “codice deontologico”. Ovvero, un elenco di buone pratiche di comportamento che dovranno essere sollecitate da albergatori e operatori perché i visitatori le facciano proprie in modo da provare a rendere più vivibile la città tanto ai turisti quanto ai residenti.

Cosa prevede il Codice deontologico

“Gli operatori e le associazioni del settore si impegnano a promuovere il turismo con un’offerta di servizi che apporti valore alla città in modo sostenibile, proponendo visite programmate e prenotate, favorendo una distribuzione temporale e di esperienze dei flussi turistici che riducano l’impatto dell’overtourism”, spiegano da Fto. Nel nuovo codice deontologico, tra le indicazioni rivolte agli operatori, l’incentivo a proporre itinerari alternativi ai grandi classici di Piazza San Marco e Rialto, l’utilizzo di auricolari per ascoltare le spiegazioni delle guide al fine di ridurre il disturbo acustico e la visita ai Musei cittadini.

Ai turisti, invece, sarà comunicata l’importanza di tenere la destra nelle calli per evitare di intralciare il passaggio, di non spostarsi da un lato all’ altro dei vaporetti affollati per scattare foto, di cedere il posto agli anziani, ai disabili e alle mamme sui vaporetti affollati e di non occupare i posti a sedere con i piedi o con oggetti. Infine, nel documento si chiede di ricordare al visitatore una serie di principi di decoro, come non fare graffiti su monumenti e muri o non tuffarsi né fare il bagno nei canali.

L’iniziativa

“Il codice deontologico ha avuto una lunga e meditata gestazione – ha spiegato Andrea Gersich, referente degli operatori Fto per la città di Venezia – ma siamo contenti del risultato. Il codice vuole essere uno strumento operativo per comunicare ai clienti le regole da seguire, per permettere al turismo di essere una risorsa e una grande opportunità e altresì esprime delle chiare linee guida a cui dovranno attenersi tutti gli operatori. Si tratta del primo passo per favorire le sinergie tra operatori, enti e istituzioni, che sono fondamentali nella gestione delle attività turistiche del territorio”.

“Questo codice deontologico – ha commentato anche Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto – è forse il primo caso in cui emerge una volontà degli operatori di farsi parte attiva nel tutelare la città e ridurre o controllare l’impatto di grandi flussi di turisti. Si evince da questa iniziativa una consapevolezza imprenditoriale di essere inseriti in un tessuto che, solo grazie alle sinergie tra i vari attori pubblici e privati, permette di coglierne appieno le potenzialità che il mercato turistico offre”.

 

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