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Un raggio di luce sulle performance degli hotel di catena, mentre è notte fonda per i villaggi turistici

Di Giorgio Bini, 6 Giugno 2008

Finalmente torna il segno positivo, anche se di poco, nei dati rilasciati dall’osservatorio Aica sulle performance degli hotel di catena italiani. Dopo un primo trimestre caratterizzato da un andamento decisamente negativo, il tasso di occupazione medio (Toc) di aprile fa infatti registrare un incremento dello 0,3% rispetto al dato dell’anno precedente. Un risultato tanto più confortante in quanto il ponte dello scorso fine mese è stato compensato dalle festività pasquali, che nel 2007 cadevano proprio in aprile.
Nonostante questi segnali positivi per l’intero comparto, si conferma tuttavia l’attuale trend negativo del segmento lusso, il cui Toc scende del 6,7%, e delle città d’arte: Venezia -10,1%, Roma -8,9% e Firenze -3,6%. In crescita, invece, il segmento business con il Toc di Milano al 69,7% (+16%), quello di Torino al 67,5% (+35%) e quello di Bologna al 60% (+18%). Le prime due, peraltro, sono le uniche piazze che chiudono il primo quadrimestre positivamente: +4% il Toc di Milano e +22% quello di Torino rispetto ai primi quattro mesi del 2007.
Anche il revpar, attestandosi a 88,49 euro, è tornato al segno positivo (+0,37%) rispetto al dato dello stesso mese dell’anno scorso. Risulta tuttavia ancora fortemente negativo il dato degli hotel 5 stelle (-9%), mentre anche gli alberghi delle città d’arte si posizionano nettamente sotto la media nazionale. Particolarmente apprezzabile, invece, l’incremento di Bologna, Milano e Torino. Resta comprensibilmente ancora critica, infine, la situazione di Napoli (-12,4%), fortemente penalizzata dalla vicenda rifiuti.
In concomitanza con i risultati di aprile relativi agli alberghi di catena, l’osservatorio Aica ha anche rilasciato i dati sulle performance dei villaggi turistici durante l’inverno appena trascorso (novembre 2007 – marzo 2008). Il settore pare ancora in difficoltà e fa registrare risultati persino peggiori di quelli della già negativa stagione precedente. Sono infatti calate mediamente dell’11,2% le presenze, mentre il Tol (Tasso di occupazione letti medio) si è attestato al 60,9% contro il 68,5% dell’analogo periodo 2006-2007. La flessione è stata particolarmente rilevante nelle strutture montane, che hanno fatto registrare un Tol del 68,3% contro il 77,8% dell’inverno precedente. Più contenuto, invece, il calo dei villaggi localizzati nelle altre destinazioni (-2%).
Anche in termini di ricavi complessivi derivanti dalla gestione dei villaggi si sono così registrate pesanti flessioni: la stagione invernale 2007-2008 si chiude con un ricavo medio per posto letto occupato fermo a 109,47 euro contro i 125,55 euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato è stato causato, in particolare, dalla forte flessione registrata nei villaggi montani (-13,17%), non sufficientemente bilanciata dal lieve incremento (+2,7%) nei villaggi localizzati nelle altre destinazioni.
I decrementi registrati dai due precedenti indici si sono ripercossi, come prevedibile, anche sui ricavi medi per letto disponibile, fermatisi nella stagione 2007-2008 a quota 66,61 euro contro gli 86,03 dell’inverno 2006-2007
(-22,6%).

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