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Trionfo italiano in casa Ihg

Come si diventa direttore dell'anno Europa di una grande compagnia internazionale

Come si diventa direttore dell'anno Europa di una grande compagnia internazionale

Di Massimiliano Sarti, 24 Gennaio 2013

General manager of the year del gruppo InterContinental e Quality excellence award per il proprio albergo. Un vero trionfo per il general manager del Crowne Plaza Rome-St. Peter, Davide Grilli, che alla Conference house di Dublino, sede del convegno continentale di Ihg, si è visto consegnare ben due dei premi che la compagnia riserva ogni anno alle proprie eccellenze europee. Soddisfazione e realizzazione sono così i primi sentimenti che vengono alla mente del direttore della struttura capitolina parlando dei due freschissimi riconoscimenti: «Mi rendo perfettamente conto, però, che sono in debito di riconoscenza con tutti quelli che mi circondano e che ogni giorno contribuiscono al successo del nostro hotel: ospiti, collaboratori, proprietari e lo stesso gruppo Ihg sono infatti parte fondamentale di questo successo».

Domanda. Cura dei dettagli, attenzione ai clienti, nonché una grande capacità di motivare il proprio team. Sono queste alcune delle motivazioni che le hanno fatto ottenere il titolo di direttore dell’anno Ihg Europa. Ma, in termini pratici, ciò cosa significa? Quali iniziative e quali attività quotidiane si nascondono, in altre parole, dietro a questi concetti apparentemente astratti?
Risposta. C’è semplicemente lo sforzo di fungere sempre da esempio per i miei collaboratori, mettendo in pratica in prima persona ogni singola azione che richiedo a ciascuno di loro. Ogni giorno partecipo e condivido con tutto il mio staff le difficoltà quotidiane, provando a mantenere un atteggiamento il più possibile costruttivo. L’idea è quella di non puntare ogni volta il dito su qualcuno, ma piuttosto di fornire a ognuno le conoscenze e gli strumenti necessari per svolgere al meglio il proprio lavoro. Sono infatti convinto che il team debba essere coinvolto in prima linea, sensibilizzato e responsabilizzato su ogni aspetto operativo. Alla mattina, qui da noi al Crowne Plaza Rome-St. Peter, facciamo per esempio un briefing con tutti i responsabili, per pianificare e organizzare ogni momento della giornata: insieme analizziamo anche performance, risultati e previsioni. Una volta al mese, inoltre, organizziamo sistematicamente meeting volti ad approfondire i principali aspetti strategici del business alberghiero, tra cui l’andamento dei ricavi e la qualità del servizio.
D. La disponibilità a testare o a introdurre le nuove iniziative del gruppo con un approccio propositivo su ogni progetto è poi un’altra delle qualità che le hanno consentito di diventare General manager of the year…
R. In effetti ho sempre trovato stimolanti le nuove sfide, nonché le iniziative e i progetti più innovativi. Già ai tempi della scuola mi offrivo sempre volontario. Anche se, per la verità, allora lo facevo soprattutto a inizio anno, quando il programma era più semplice e breve. Oggi invece mi butto in ogni nuovo progetto perché voglio essere sicuro che le procedure e gli standard più innovativi siano funzionali e apprezzati dai nostri ospiti, nonché di facile implementazione per i nostri collaboratori. In qualità di rappresentante dell’Italy brand forum commitee di Ihg ho inoltre proprio l’onore e l’onere di testare tutte le novità del gruppo e di fornire, in modo proattivo, i feedback e le raccomandazioni del caso.
D. Sforzarsi di essere una struttura all’avanguardia, in termini di servizi e prodotti, è sicuramente un grande stimolo per lei e per tutto lo staff. Allo stesso tempo, però, pretende grande impegno da parte di tutti: come si convince il personale a uscire dalla propria cosiddetta confort zone per sperimentare nuove iniziative?
R. Ancora una volta, in effetti, mi sento in dovere di ringraziare tutto il mio staff, che deve adattarsi con pazienza a ogni cambiamento. Tutto ciò, però, ci permette di essere estremamente dinamici e all’avanguardia, nonché di trasmettere tante vibrazioni positive ai nostri ospiti.
D. In che modo si inseriscono i nuovi programmi e le nuove iniziative corporate nella specifica realtà capitolina del Crowne Plaza Rome-St. Peter?
R. Direi in maniera perfetta: Roma è una destinazione strategica, che raccoglie tantissime tipologie di clientela. Per la compagnia rappresenta, quindi, un terreno fertile in cui testare le proprie strategie.
D. Passando ora al Quality excellence award ottenuto dal Crowne Plaza Rome-St. Peter’s: come si fa a garantire al contempo qualità del servizio e conti in ordine, in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo?
R. Sforzandosi di far vivere a ogni ospite un’esperienza unica e indimenticabile, senza necessariamente passare attraverso la fornitura di servizi e beni costosi, ma tramite un approccio al cliente «one step ahead», come direbbero gli anglofoni: un passo avanti, cioè, per stupire chi soggiorna da noi, nel momento giusto e con quelle piccole attenzioni e cure che lo rendono appagato e soddisfatto di stare al Crowne Plaza Rome-St. Peter’s. Proprio però perché l’Italia non sta certo vivendo un momento brillante, in termini di performance socio-economiche, poter celebrare riconoscimenti e soddisfazioni, per il lavoro svolto, è sicuramente un pieno di energia e positività.
D. Quale, dunque, la situazione attuale del mercato capitolino e come la si può e la si deve affrontare per avere successo?
R. Occorre impegnarsi più che mai ed essere bravi a non abbassare la guardia. Nonostante Roma rappresenti infatti una destinazione di tutto rispetto, la presenza di alcuni fattori negativi, tra cui l’elevata concorrenza, l’eccessiva frammentazione del mercato, le politiche tariffarie aggressive, un sistema dei trasporti non sempre efficiente e la difficoltà a catturare eventi internazionali, può generare minacce capaci di metterci a dura prova. Servono quindi azioni immediate, atte a superare questo periodo sicuramente non entusiasmante.

Chi è Davide Grilli

Diplomatosi all’Ipsar di Riccione, il cesenate Davide Grilli inizia a lavorare nell’hôtellerie facendo le stagioni a Cesenatico durante il periodo di studi. Diventa quindi front office agent del Grand Hotel Des Bains di Riccione, prima di passare all’hotel Molino Rosso di Imola, in qualità di front office manager. La sua prima direzione risale al 2004 quando sovrintende all’apertura dell’Holiday Inn Venice East, Quarto d’Altino. Tre anni più tardi è gm del Torre Rossa Park Hotel di Roma, prima di assumere, nel 2008, la direzione del Crowne Plaza Rome-St. Peter. Durante la propria carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, per sé e per le strutture che ha gestito. In particolare, prima dei due premi di quest’anno, il Crowne Plaza Rome-St. Peter era già stato insignito da Ihg del Renovation award, nel 2008, e del titolo di struttura con il Most improved rgi (revenue generator index), nel 2010.

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