Terme dell’Emilia-Romagna: non solo cure, anche benessere

323.798 persone (+2,9% rispetto al 2004) cui hanno erogato 6.650 mila prestazioni, di cui oltre un milione trattamenti wellness, con un giro d’affari di oltre 95 milioni di euro e un fatturato cresciuto del 4% rispetto all’anno prima: questi sono i brillanti risultati raggiunti dalle Terme dell’Emilia-Romagna (24 stazioni sparse su 20 località), dove non diminuisce l’interesse per le cure mediche, ma cresce sempre di più anche l’attenzione al benessere, soprattutto da parte di un taget giovane e interessato alla cura del corpo.
A questo segmento in particolare è rivolta la campagna promozionale realizzata dall’Unione di prodotto Terme, con il coordinamento dell’Apt, che vuole comunicare l’idea di una vacanza capace di procurare benefici duraturi. Il polo termale che attira più turisti (112 mila, +1,7% rispetto al 2004) è il parmense, ma anche la zona modenese-bolognese (78 mila, +4,4%), quella forlivese (50 mila, +1%) e la costa (84 mila, +4,6%). Il 60% di questa clientela non pensa solo alle cure, ma vuole anche conoscere il territorio.
«È finito il tempo del tutto compreso – ha detto l’assessore regionale al turismo Guido Pasi -, si cerca la vacanza personalizzata, e bisogna avere un ricco paniere di offerte per essere scelti. Chi ha una prodotto rigido rischia di finire fuori dal mercato». La campagna pubblicitaria per il 2006, ha spiegato Maurizio Fussi, presidente dell’Unione di prodotto, mette in campo un budget di 780 mila euro, metà dei quali per una campagna stampa e radiofonica, con spot che forniranno il numero verde a cui rivolgersi per ricevere gratis la guida delle terme della regione. Si è inoltre potenziato il sito internet (www.emiliaromagnaterme.it). Previste alcune azioni di marketing diretto con la partecipazioni alle più importanti fiere, mentre 116 mila euro saranno investiti in azioni di co-markening con enti locali e 35 mila in iniziative da realizzare con gli operatori del circuito golfistico della regione.